Lo Iliopsoas, questo altro sconosciuto: "Hidden Prankster"

Il gruppo dello Psoas Maggiore, Psoas Minore, e Iliaco costituisce un altro grande sconosciuto nell'universo della nostra muscolatura, e come tutti gli esseri che si sentono a torto ignorati, ci fa spesso pagare amaramente questo affronto.

Il gruppo viene chiamato Iliopsoas perché si tratta superiormente di due o tre muscoli (nel caso in cui è presente lo Psoas Minore, in circa la metà degli individui) che inferiormente si fondono in un unico muscolo e tendine.

Prima di addentrarci nello studio delle squisite sofferenze causate dal nostro amico Iliopsoas, sarà bene fare una semplice considerazione che, benché elementare, ci permetterà di comprendere problematiche che troppo spesso la medicina ufficiale complica oltremisura, nonché di sperare di trovare il vero, razionale, radicale, semplice rimedio alle sindromi collegate.

La considerazione è la seguente: si osservino le tavole anatomiche riprodotte sopra e si faccia bene attenzione alla anatomia dei muscoli in questione. Ci si convicerà facilmente delle seguenti constatazioni:

1. la sezione lombare della colonna vertebrale non presenta costole;

2. lo Psoas è uno dei due principali muscoli che uniscono la metà superiore del corpo alla metà inferiore (l'altro essendo il Quadratus Lumborum).

Ora, dal fatto che la colonna lombare non presenta gabbia toracica, deriva la conseguenza che la colonna lombare è soggetta a stress molto maggiori della colonna toracica, la quale invece è aiutata e protetta dalla gabbia toracica. Siccome lo psoas è uno dei principali muscoli coinvolti in tali stress, è logico aspettarsi di trovare qui significativi sviluppi di Punti Trigger e relative sindromi dolorose e disfunzionali. E così infatti è. Da notare di passata che l'altro muscolo con funzione di supporto lombare è il Quadratus Lumborum, che infatti è l'altro grande responsabile di lombaggini e simili problematiche.

Quindi a causa della funzione fondamentale dello Psoas ci si devono aspettare significativi Punti Trigger al suo interno. Ora si immagini cosa succede quando lo Psoas si contrae: a causa del suo unire il tronco al bacino, uno Psoas accorciato comprimerà le vertebre lombari e i dischi intervertebrali lombari, e in casi estremi sarà motivo di vere e proprie ernie del disco. Di nuovo, non essendoci costato a livello lombare, non ci saranno neanche strutture tali da ammortizzare l'azione di sciacciamento di uno Psoas contratto.

Per avere un'idea grafica, si immagini una serie di monete da lire 100 (odio l'Euro e sono nostalgico), poste una sopra l'altra e allineate verticalmente così come lo sono le vertebre e i dischi intervertebrali. Si immagini quindi di premere tale colonna di monete eccentricamente, cioè verso un bordo della moneta superiore. Cio che accadrà sarà che le monete che sporgono dal lato opposto, schizzeranno fuori dalla colonna a causa della pressione applicata. Ebbene, ciò è esattamente quello che succede quando uno Psoas contratto e infestato da Punti Trigger si mette a fare il diavolo a quattro!

Ecco svelata la causa di molte "misteriose" ernie del disco, quelle per intenderci che sorgono senza eventi traumatici o incidenti specifici, quali il sollevare goffamente un grosso peso. Da notare che il Quadratus Lumborum causa discopatie simili ma siccome quest'ultimo muscolo è situato più lateralmente, allora se l'ernia protrude sagittalmente (anteriormente o posteriormente), lo Psoas sarà maggiormente responsabile, se invece il Quadratus è maggiormente coinvolto si avrà schiacciamento più laterale.

Compreso ciò, allora si vedrà facilmente come sia possibile ridurre tali ernie semplicemente rilasciando i Punti Trigger e allungando lo Psoas con opportuni tipi di stretching (che saranno illustrati in seguito), tenendo comunqe presente che a meno di portare avanti il programma di stretching e terapia manuale in maniera costante, il problema si ripresenterà quasi inevitabilmente a causa degli stress quotidiani.

Il dolore riferito

In breve: dolore, anche molto intenso, lungo la colonna lombare fino al sacro e al gluteo, con possibile dolore anteriormente all'inguine e coscia.

In generale, il dolore causato dallo Psoas si estende verticalmente lungo la colonna lombare e può arrivare dalla zona sacrale fino alla zona toracica. Se l'Iliaco è coinvolto, si può avere dolore anche nella zona dell'inguine e della coscia. In ogni caso la distribuzione verticale del dolore aiuta a differenziare dolore riferito dallo Psoas da dolore riferito dal Quadrato dei Lombi, il quale invece origina dolore che si estende orizzontalmente nell'area lombare.

In casi acuti, l'attacco doloroso può essere incapacitante. In casi di emergenza, che spesso tendono a capitare alla mattina appena alzati, ci si muova a carponi e si adottino subito gli esercizi di stretching riportati in seguito, alternandoli poi con l'automassaggio, come spiegato qui sotto.

Problematiche associate

Uno Psoas accorciato e contratto aumenta anche di diametro. Ciò arriva a causare compressione dei nervi Femorale, Femorale Laterale Cutaneo, e Genitofemorale dove questi fuoriescono dal bacino assieme al muscolo stesso sotto il Legamento Inguinale. A volte anche i nervi Ilioipogastrico e Ilioinguinale penetrano lo Psoas Maggiore, di conseguenza uno Psoas afflitto da Punti Trigger potrà dare luogo ad addizionali disturbi svariati a causa della possibile compressione e irritazione di suddette innervature, in particolare potrà coinvolgere l'apparato genitourinario e l'apparato digestivo.

Anatomia e Fisiologia

Lo Psoas Maggiore si attacca superiormente lungo i lati delle vertebre toracica (T12) e lombari (L1-L5) e dei dischi intervertebrali relativi. Inferiormente il tendine si attacca al Trocantere Minore del Femore.

Lo Psoas Minore se presente si attacca invece inferiormente all'Osso Pubico.

L'Iliaco si attacca superiormente ai due terzi superiori della Fossa Iliaca. Inferiormente si unisce al tendine dello Psoas e in parte direttamente al Femore in prossimità del Trocantere Minore.

Va tenuto a mente che le articolazioni attraversate (e quindi i possibili problemi dolorosi e disfunzionali) sono: lombari intervertebrali, lombosacrale, sacroiliache, anca.

La funzione primaria dell'Iliopsoas è quella di flessione dell'anca. Inoltre, lo Psoas contribuisce alla estensione della colonna lombare, quindi aumenta la lordosi e un occhio esperto riconoscerà immediatamente uno Psoas contratto osservando di lato una persona che abbia la tipica camminata "a paperella" con pronunciata lordosi, bacino ruotato in avanti, e anca flessa anche in stato di riposo. In misura minore lo Psoas e l'Iliaco contribuiscono a abduzione e rotazione laterale della coscia.

Attivazione dei Punti Trigger

I Punti Trigger nello Psoas possono in genere venire attivati in due modi, l'uno traumatico quale il sollevare un peso o il piegarsi, e l'altro più subdolo, p.es. il sedersi a lungo con le ginocchia piegate vicino al petto o il dormire in posizione fetale. Come esempio, nella pesistica, una classica situazione di attivazione dei Punti Trigger dello Psoas si verifica quando si usa un pesante bilanciere per i bicipiti in posizione eretta: in questo caso lo Psoas si contrae fortemente e bilateralmente per stabilizzare la colonna. Se poi si aggiunge un movimento di oscillazione in avanti e all'indietro del tronco a causa di un peso eccessivo, ci si sottopone ad alto rischio di ernie del disco perché alla contrazione dello Psoas si aggiunge l'oscillazione della colonna. Morale: con pesi elevati, usate i manubri alternati per lavorare i bicipiti e non rischiate di farvi male sovraccaricando lo Psoas - usando i manubri il carico è ridotto del 50%,

Diagnosi erronee

Uno Psoas afflitto da Punti Trigger può simulare problemi addominali viscerali. La più diffusa interpretazione erronea di tali dolori avviene se lo Psoas minore destro è coinvolto. In questo caso un numero di inutili appendectomie sono effettuate per ignoranza della natura e portata del dolore miofasciale.

Inoltre lo Psoas può influenzare sia l'apparato genitourinario che l'apparato digerente a causa dei nervi che uno Psoas contratto e accorciato si trovaa comprimere.

Quando il dolore riferito emerge principalmente nella zona dell'inserzione inferiore del muscolo, si può anche pensare erroneamente a problemi dell'articolazione dell'anca.

Ma la maggiore misdiagnosi probabilmente resta in ogni caso quella che vede in varie discopatie la causa, invece che l'effetto causato da sindromi miofasciali, di molti problemi dolorosi della zona lombare.

Terapia

Per ottenere la cura della sindrome miofasciale dello Psoas è fondamentale attaccare il problema su tre fronti:

1. Tecnica manuale

2. Stretching

3. Eliminazione di fattori perpetuanti

Lo Psoas può essere un muscolo ostinato e pensare di risolvere il problema senza affrontarlo in maniera completa significa illudersi. D'altro canto, a mio personale avviso e per diretta esperienza personale, un numero di rischiose operazioni chirurgiche per discopatie e dolori lombari si potrebbe evitare procedendo nella maniera descritta qui di seguito, in congiunzione con un simile approccio applicato al Quadratus Lumborum.

È importante effettuare un esame metodico del paziente per determinare l'effettivo coinvolgimento del muscolo e la gravità della situazione. In primo luogo, occorre esaminare restrizioni del movimento dell'estensione della coscia al livello dell'anca. Si faccia sdraiare la persona supina sul lettino, con le gambe penzolanti oltre il bordo del lettino. Il paziente allora afferra il ginocchio della gamba non compromessa e lo porta al petto per stabilizzazione e per eliminare la lordosi. Quindi si avrà la gamba afflitta che penzola libera oltre il bordo inferiore del lettino. (Nota: una simile posizione è anche un modo per effettuare un gentile allungamento o stretching dello Psoas, da poter usare come preliminare allo stretching più intenso descritto in seguito.) A questo punto si osserverà una delle seguenti possibilità:

1. la coscia non scende al di sotto del piano orizzontale ma la caviglia penzola liberamente

2. la coscia scende al di sotto del piano orizzontale e la caviglia penzola liberamente

3. la coscia non scende al di sotto del piano orizzontale e la caviglia non si flette ma resta estesa

4. la coscia scende al di sotto del piano orizzontale ma la caviglia non si flette e resta estesa

Ora nei casi 1. e 3. lo Psoas è fortemente contratto, inoltre nel caso 3. anche gli estensori del ginocchio sono contratti, in particolare il Rectus Femoris. Nel caso 4. solo gli estensori del ginocchio sono contratti, mentre nel caso 2. la situazione è ottimale e non si rileva contrazione né al livello inguinale né al livello del ginocchio.

Una volta stabilito il grado di restrizione e le zone di restrizione tramite questa osservazione, si procederà alla individuazione e al trattamento con la tecnica manuale.

In via preliminare, occorre identificare le seguenti strutture anatomiche:

1. Spina Iliaca Anteriore Superiore (SIAS): la protuberanza ossea facilmente palpabile ai lati del bacino, grosso modo ad altezza intermedia fra ombelico e pube, la quale si attacca il Legamento Inguinale

2. Rectus Abdominis: si tratta dei muscoli addominali

3. Triangolo Femorale: un'area delimitata superiormente dal Legamento Inguinale (unisce la SIAS all'osso pubico), medialmente dal muscolo Adductor Longus (vedi tavola) e lateralmente dal muscolo Sartorio (vedi tavola).

Tecnica manuale

Essenzialmente sono tre le zone da esaminare e trattare, tutte raggiungibli seppure parzialmente dall'addome:

1. sezione lombare dello Psoas localizzata sotto la muscolatura e il contenuto addominali (sotto l'ombelico e il basso addome)

2. area del bordo interno dell'Ilio dietro la prominenza della Spina Iliaca Anteriore Speriore (la sporgenza ossea del bacino all'altezza più o meno dell'Appendice, per capirsi)

3. zona del Trocantere Minore (attaccatura del Femore col bacino)

Per trattare la sezione lombare dello Psoas, sarà opportuno collocare un supporto sotto il lato coinvolto del paziente supino, p.es. si abbia una paziente sdraiata supina sul lettino e ruotata parzialmente sul fianco opposto, e si infilino alcuni asciugamani arrotolati o altro supporto adatto sotto il lato da trattare. Con tale accorgimento, il contenuto addominale si sposterà per forza di gravità verso il lato opposto della colonna lombare in modo da permettere alla mano a dita estese di affondare nell'addome diagonalmente dall'esterno verso la colonna lombare. È importante procedere lentamente. Una volta raggiunto lo Psoas, si proceda con lenti movimenti delle dita avanti e indietro sia orizzontalmente (ortogonalmente alla colonna) che verticalmente (parallelamente alla colonna) per tutta l'estensione dell'addome (si studi la tavola anatomica per imparare l'estensione del muscolo e si cerchi di coprire più territorio possibile). Va detto che lo Psoas non è completamente raggiungibile in tutta la sua estensione specialmente in pazienti sovrappeso, ma si faccia comunque il possibile. Si cerci di individuare i punti dolorosi che riproducono il dolore lombare e inguinale, e il loro massaggio sarà estremamente benefico anche se non si riesce a massaggiare l'intero muscolo.

Per trattare la zona iliaca, sarà bene abdurre (aprire) leggermente la gamba e procedere con le dita lungo il bordo osseo del bacino premendo contro la concavità dell'Ilio (fossa iliaca) e contro la cresta iliaca, fino a trovare i punti che riproducono il dolore lombare. Non sarà in genere possibile esplorare gran parte del muscolo.

Per trattare la zona dell'attaccamento inferiore dell'Iliopsoas, sarà bene inoltre ruotare leggermente la gamba verso l'esterno ed esplorare l'arco interno della testa del Femore. In questo caso il dolore riferito tende ad emergere anche nella zona inguinale e nella zona superiore della coscia.

Stretching

Nella mia esperienza, lo stretching è il fattore risolutivo nelle problematiche dello Psoas, anche a causa delle difficoltà evidenti che si incontrano nel massaggio in quanto non c'è dubbio che il muscolo sia di non facile accesso specialmente in determinati tipi fisici e nelle persone sovrappeso.

Al tempo stesso, molti degli esercizi di stretching dello Psoas consigliati dalle autorità non sono sempre adeguatamente efficaci. P.es. sopra si è descritto l'allungamento che si effettua lasciando pendere la gamba dal lettino. Ebbene, mentre in quel caso si tratta di un gentile esercizio di stretching, tale allungamento non è assolutamente adeguato a risolvere una crisi dolorosa acuta.

L'allungamento più efficace è una modifica della Posizione del Guerriero dello yoga. Consiste nell'assumere una posizione frontale con la gamba opposta al lato da allungare piegata al ginocchio. La gamba da allungare si tiene estesa all'indietro. La posizione è chiamata affondo in ginnastica. La modifica rispetto alla Posizione del Guerriero Yoga (e anche quella dell'Arciere) consiste in due dettagli fondamentali:

1. si deve ruotare il bacino e il busto in avanti nella direzione opposta a quella del lato da allungare (e leggermente reclinare il busto all'indietro ("coda fra le gambe") in modo da massimizzare lo stretching all'inguine

2. si devono ruotare la gamba e il piede posteriori (quelli del lato da allungare) internamente (inversione) attorno l'asse della gamba stessa in modo che i due piedi puntino nella stessa direzione, non in due direzioni perpendicolari come invece accade nella Posizione classica del Guerriero.

In tale modo si avrà massimo allungamento dello Psoas. È essenziale procedere molto gradualmente per evitare stiramenti inguinali. Mantenere una tensione moderata per almeno un minuto e solo a poco a poco aumentare la tensione. CI si può appoggiare lateralmente con la spalla conto il muro se si hanno problemi a mantenere l'equilibrio.

Durante una crisi acuta di dolore ripetere tale stretching a più riprese durante il corso della giornata per 1-5 minuti ogni volta. Assicurarsi di applicare lo stesso allungamento, magari per tempi minori, anche al lato opposto per motivi di simmetria.

Nota: l'altro allungamento fondamentale per problemi lombari è la Posizione del Triangolo o Trikonanasa dello yoga. Tale posizione allunga il Quadratus Lumborum e se praticata assieme all'allungamento dello Psoas appena descritto, sarà di grandissimo aiuto per problemi di dolori lombari, lombaggini, sciatiche, ernie del disco, e simili.

Fattori perpetuanti

A meno che non si individuino ed eliminino metodicamente i fattori che iniziano o contribuiscono alla sindrome, il problema si ripresenterà quasi certamente a medio termine.

Un fattore importante nei problemi dello Psoas è che lo Psoas lavora per stabilizzare il bacino, pertanto si oppone a forze che tendono a far ruotare il bacino attorno l'asse che passa per le anche. La maggiore di queste forze è spesso costituita da bicipiti femorali contratti. Allora si deduce come spesso la vera origine del problema dello Psoas sia da ricercare in Punti Trigger degli estensori della coscia (muscolatura del retro della coscia). È quindi fondamentale, per ottenere vera guarigione, trattare parallelamente i Punti Trigger del bicipite femorale nonché del Gluteus perché altrimenti lo Psoas si troverà in breve nelle medesime condizioni di stress causate dai suoi antagonisti.

Altri fattori perpetuanti possono essere l'abitudine di stare seduti a lungo con le ginocchia vicine al petto, così come l'abitudine di dormire in posizione fetale sempre con le ginocchia piegate ad angolo acuto vicino al tronco.

Infine come spiegato sopra, determinati modi di sollevare pesi, che chiamano in azione una forte contrazione dello Psoas a causa dell'azione di leva degli avambracci invece di sfruttare la funzione portante della colonna, come p.es. la flessione dei bicipiti a mezzo di un pesante bilanciere, espongono a grossi rischi di innesco dei Punti Trigger dello Psoas nonché a vere e proprie ernie dei dischi lombari. In tali casi si cerchi di ridurre il peso oppure se si vuole usare peso elevato si adottino i manubri con flessione alternata dei bicipiti in modo da ridurre del 50% il carico.

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Commenti

salve io pratico arti marziali da trenta anni, non rieso a cavarne piedi da uno stiramento al psoas sinistro con dolore anche all'inguine, bene la Vostra spiegazione ma senza una figura è un po difficile da capire se stiramento o contrattura , si potrebbe avere spiegazione più semplice . grazie Fabio. mia mail jissendo@tiscali.it

La contrattura o meglio Punti Trigger dello Psoas causano principalmente dolori lungo la zona lombare per lo piu' con distribuzione verticale, e dolore di tipo sciatica, e solo secondariamente il dolore sconfina verso l'inguine.

Un dolore prevalentemente all'inguine farebbe pensare a Punti Trigger dei flessori della coscia piu' superficiali. Io proverei ad esplorare coi pollici la zona dell'attaccatura della coscia e massaggiare i punti dolorosi in quell'area, dopodiche' con molta cautela a fare allungamenti di tipo affondo frontale ma senza tirare troppo i flessori della coscia almeno finche' si siano trattati i Punti Trigger con massaggio profondo.

Ciao, scusate l'intrusione, ma io praticamente ho dolore inguinale tipo esplosione durante la risalita da uno squat non normale ma sceso full, pensavo fosse lo psoas, ma qui stai dicendo che in presenza di dolore unicamente inguinale si potrebbe trattare dei flessori superficiali della coscia.. C'é un articolo simile a questo ma che spiega come trattare quelli? Ti ringrazio tantissimo e mi scuso nuovamente per l'intrusione :)

Ciao Andrea,

puoi considerare il Quadricipite http://punti-trigger.com/content/il-quadricipite-retto-femorale-vasto-me... (vedi la sezione sul Vasto Mediale in particolare).

per anni ho avuto un dolore riferito al basso ventre destro irradiato al linguine e testicolo. contemporaneamnete avvertivo anche dolore, sordo, lombare dallo stesso lato...all'improvviso questo fastidio, dalla parte destra del corpo è scomparso, ma è subentrato dolore lombare sul lato sinistro del corpo che si irradia al gluteo ed occasionalmente ed in maniera sopportabile, lateralemente nella coscia (a metà altzezza rispetto al ginocchio). E' da circa un anno e mezzo che ho questo problema, ormai cronico, sul lato sinistro e negli utlimi giorni, ogni tanto risento il fastidio a destra, dovuto penso allo psoas.....ha qualche consiglio per migliorare la mia situazione fisica ? grazie

Premesso che ogni diagnosi e' competenza del medico, cui occorre fare sempre riferimento per escludere patologie quali ernie inguinali, appendicite, condizioni renali, ecc., io insisterei con i due esercizi di allungamento descritti sopra che nella mia esperienza hanno sempre migliorato dolori di tipo sciatico da lei descritti. Inoltre proverei l'automassaggio del gluteo con una palla da tennis magari introdotta in un calzettone, usata fra il gluteo e il muro.
Lo Psoas puo' certamente causare anche dolore riferito nella zona inguinale.

Buongiorno, da circa 2 anni sono perseguitato da una dolorosissima lombalgia dal lato dx della schiena.
Ho eseguito una RMN lombare e del bacino dove però non si sono evdenziate ernie. E' emerso però che il bacino è ruotato a dx.
Il dolore inizia a circa meta della colonna dorsale, poi si manifesta anteriormente al di sotto delle costole, attraversa l'addome e arriva alla spina iliaca; a volte si irradia alla parte anteriore della coscia e al testicolo dx.
Sono stato da chiropratici e osteopati ma purtroppo nessuno è riuscito a risolvere la sitauazione, pur essendo tutti concordi nel dire che il mio problema è lo psoas.
Probabilmente anche la mia postura sta cambiando e inizio ad avere problemi alla cervicale e alla spalla sx.
Insomma un vero calvario...non riesco più a praticare nessun tipo di sport, nemmeno il nuoto.

Vorrei sapere se ha qualche consiglio da darmi e se conosce qualche specialista a cui rivolgermi nella zona di Torino. Grazie.

Premesso che e' sempre necessario il parere del medico per escludere condizioni di altra natura, quali p.es. appandicite, ernie, problemi renali ecc., di nuovo consiglio i due esercizi di stretching per lo Psoas e per il Quadratus Lumborum, fatti quotidianamente (bastano pochi minuti di stretching concentrato).

L'automassaggio nel caso dello Psoas e del Quadratus non e' dei piu' semplici (vale comunque la pena tentare) ma lo stretching da solo puo' benissimo ottenere il risultato cercato.

Rispondo a questo thread nella speranza di avere una risposta dalla persona che ha postato inizialmente il suo problema per sapere se l'ha risolto e come l'ha risolto, visto che anch'io ho un problema identico al suo solo che la lombalgina è a sx e i problemi alla cervicale e alla spalla sono a dx.

Salve, da diversi anni soffrivo di lieve lombalgia ma senza episodi particolarmente intensi.
Circa 18 mesi fa ho subito un intervento di meniscectomia mediale dx in cui mi è stato asportato circa 1/3 di menisco.
In seguito ho iniziato a soffrire di mal di schiena sul lato dx in maniera molto intensa, con dolori lombari, inguinali e alla cresta iliaca.
In seguito ad una visita ortopedica mi è stato detto che il dolore è dovuto al fatto che ho perso tono al vasto mediale dx, per cui uso in maniera errata lo psoas per compensare la debolezza della gamba.
Vorrei sapere se davvero è possibile che una perdita di tono muscolare del quedricipite possa provocare dolore alla schiena.
Grazie.

Senz'altro, uno scompenso muscolare specialmente se all'interno di un gruppo funzionale di muscoli agonisti o antagonisti, portera' ad un sovraccarico di altri muscoli all'interno dell'unita' funzionale, con conseguente comparsa o aggravamento dei Punti Trigger.

Io proverei a fare i due esercizi di stretching per lo Psoas e per il Quadratus Lumborum a piu' riprese durante la giornata per un paio di settimane e poi quotidianamente per pochi minuti come mantenimento.

mi piacerebbe parlare personalmente con questo signore perchè anche io ho problemi al ginocchio destro, rotto anni fa ed operato di menisco 3 anni fa, ed ho gli stessi sintomi lombari ed addominali...se ha voglia mi contatta via mail all'indirizzo vincenzo.fonte@cogne.com...grazie mille e saluti

forse l'ignorante sono io ma non ho capitio assolutamente come svolgere questo stretchin;, nemmeno guardando il video e cercando di leggerre attentamente le modifiche che lei suggerisce.
Mi dispiace molto perché ci tenevo!

Capisco che senza un video appropriato risulti difficile capire la cosa.

Comunque immagini di fare una spaccata frontale col ginocchio avanzato piegato invece che esteso. Questa posizione e' a volte chiamata affondo in ginnastica o pesistica.
Fatto cio' occorre piegare leggermente il busto all'indietro per massimizzare lo stretching nella zona dell'inguine.

Qui gli affondi: http://www.my-personaltrainer.it/video/affondi.html

eccetto che la gamba arretrata va tenuta tesa invece che piegata.

Questo e' lo stretch, in piu qui si aggiunge una rotazione del busto dal lato opposto per massimizzare l'allungamento del muscolo:

secondo me è spiegato alla grande. prova e riprova a farlo. quando sentirai che il muscolo tira un po' dandoti sollievo allora lo hai eseguito bene , ciao!

trovo l'articolo molto interessante...essendo una insegnante di yoga. Voglio solo precisare che la posizione del guerriero modificata ESISTE REALMENTE e si chiama VIRABHADRASANA I con il torace e il bacino ruotati sulla gamba piegata a 90°, mentre l'altra del filmato si chiama VIRABHADRASANA II.
Complimenti comunque.
Daniela

Ero sicuro che lo Yoga non potesse trascurare una bestiaccia quale lo Psoas. C'e' poi quell'Asana simile ma che poggia le ginocchia sul pavimento, invece che i piedi. Chi sa come si chiama?

Penso spesso che non facciamo che riscoprire l'acqua calda. Cordialmente

credo che l'esercizio decritto sia questo , http://www.youtube.com/watch?v=HZKhTKDXo3c , io soffro di dolori nella parte alta dello psoas dopo aver praticato allenamento di kick boxing , con gli esercizi atti a migliorare l'estensione dei calci laterali e frontali . Combatto il guaio con lo Stretching e stringo i denti , sono all'inizio e una dose di dolore fa parte del gioco . Grazie per la tua precisa e utile spiegazione e per i suggerimenti. Da oggi adotto la posizione del guerriero anche io ! Katia

Si, grazie, la posizione modificata e' questa (vedi anche commento piu' sotto). Dettaglio da notare e' quello comunque di aggiungere una rotazione del bacino in avanti ("coda fra le gambe") per aumentare lo stretch.

I calci frontali possono anche risvegliare PT nella muscolatura piu' superficiale del gruppo dei flessori dell'anca, in particolare il Tensore della Fascia Lata: http://punti-trigger.com/node/30

Salve, da molti anni ho un problema nella parte alta della coscia, nella regione vicina all'inguine. Quasi ogni volta che piego la gamba verso il petto sento uno scatto all'inguine, come se un tendine passasse da una parte all'altra di un ostacolo (poiché soffro di esostosi multiple ereditarie, v. http://www.acar2006.org/patologie/esostosi, immagino che l'ostacolo in questione possa essere proprio una piccola esostosi).
Già tutto questo è fastidioso, ma la cosa peggiore è che, di tanto in tanto, il muscolo si contrae improvvisamente (di solito, a seguito di un movimento improvviso o di una posizione scomoda). A quel punto io resto con l'articolazione bloccata, nel senso che non riesco a portare in estensione la gamba e mi trovo a dover camminare zoppicando, con il ginocchio piegato o con il busto inclinato in avanti.
La cosa pazzesca (almeno per me) è che il muscolo, così come improvvisamente si è contratto, altrettanto improvvisamente si sblocca. Questo può succedere dopo poche ore ma anche dopo alcuni giorni: ad un certo punto, torna tutto normale e riesco a fare i movimenti che fino a pochi minuti prima mi risultavano impossibili o dolorosi. Aggiungo che, quando sono "bloccato", la gamba non fa lo scatto anche se non ho nessun dolore né fastidio a piegarla verso il petto.
E' possibile che tutto questo sia dovuto a qualche "punto trigger"? Se sì, è possibile intervenire in qualche modo?
Tiziano

Se ci sono escrescenze ossee anormali, queste si dovrebbero poter vedere con le radiografie.
La cosa e' competenza del medico (ortopedico) anche perche' c'e' rischio di compressione di nervi e vasi sanguigni.

Non mi risulta che Punti Trigger possano addirittura bloccare l'anca. Cio' puo' a volte invece essere dovuto a un frammento di cartilagine.

Essi possono pero' sicuramente bloccare il ginocchio bloccando la Rotula (vedi Quadricipite - Vasto Laterale) mentre a livello dell'anca, PT nel Tensore della Fascia Lata e del Gluteo Minimo possono causare scatto dei tendini ("anca a scatto") lateralmente sul Trocantere Maggiore del Femore. Anche il tendine del Retto Femorale puo' causare scatto, questa volta pero' anteriormente all'altezza dell'inguine e non lateralmente.

Comunque anche se non sono la causa del blocco dell'anca, i Punti Trigger possono sicuramente aggravare qualsiasi condizione di frizione articolare, col comprimere l'articolazione.

Per cui massaggio e stretching in particolare di: Tensore della Fascia Lata, Glutei, Piriforme, Retto del Femore, potrebbero aumentare la distanza fra Femore e bacino e portare benefici. Tuttavia se il problema e' effettivamente di natura ossea, il solo massaggio non potra' risolvere del tutto il problema.

Salve a tutti e aguri (doverosi) di felice anno nuovo.

Leggendo il vostro articolo; (che ho trovato molto interessante); mi sono chiesto; e mi piacerebbe avere un vostro parere in merito; se é proprio questo muscolo ileo-psoas la possibile causa di tutti i miei problemi alla zona lombare con i quali convivo orma da mesi.

In pratica da 9 mesi a questa a parte devo prontamente interrompere qualsiasi attività sportiva (anche leggera) decida di intraprendere per l'insorgere di dolori ai al gluteo sx, al tensore della fascia lata sinistra, all'anca sinistra e al gluteo destro, nonchè al quadrato dei lombi sx; la zona maggiormente interessata è quella di sinistra dove con il perdurare dell'esercizio fisico si vengono a creare anche delle contratture abbastanza rilevanti e dolorose specie al quadrato dei lombi e al gluteo medio.

Le analisi strumentali escludono la presenza di discopatie così rilevanti da provocarmi questi dolori e mettono in evidenza una rotazione del bacino cher però mi è stato detto essere "Naturale" e anche questa non dovrebbe causarmi questi problemi.

Nei primi giorni che ho avuto il dolore (localizzato specialmente sul fianco sinistro), faticavo a mettermi seduto ed avevo una sezione dolorosa e "strana" che saliva sul fianco sinistro come se avessi avutp dei fili "tesi" che mi vibravano lungo la colonna.

Le ecografie allo psoas non hanno evidenziato niente di ché e l'ortopedico ha liquidato la questione dicendomi che ho le articolazioni sacro-iliache infiammate (anche se la analisi per escludere patologie reumatiche sono state tutte negative).

Potrebbe trattarsi ugualmente di un'infiammazione cronicizzata o di uno strappo al muscolo ileo-psoas? Ve lo domando perchè dopo un pò che ho avuto questi problemi lombari si sono venuti a creare problemi anche a livello della spalla dx (la controlaterale).

Caro amico un Buon Anno anche a lei.

Nei casi di dolori in zona lombosacrale e sciatica, un primo approccio efficace e':

1) Stretching dello Psoas (affondo a gamba arretrata tesa)
2) Stretching del Quadrato dei Lombi (posizione del triangolo dello yoga)
3) Automassaggio di tutta la zona di Glutei e Tensore con palla da tennis contro il muro.

PS: lo stretching va sempre fatto per ambedue i lati, altrimenti si crea uno sbilanciamento dannoso.

Sono l'utente che ha postato la prima domanda; alla quale avete già risposto; che vorrei completare chidendovi ancora un'informazione riguardante quest'importante muscolo.
Vorrei sapere se c'è una relazione tra l'ileopsoas e il ginocchio e se un problema riguardante qest'ultimo (come una lassità dei legamenti o una tendinite rotulea) possono ripercuotersi sullo psoas e quindi sul bacino provocando lombalgie per poi raggiungere anche la spalla, e la cervicale; perdonate l'ignoranza se la domanda può sembrare un pò assurda.

Lo Psoas non causa dolore al ginocchio. Causa invece dolore lungo le vertebre lombari e a volte anteriormente nella parte superiore della coscia. I problemi al ginocchio sono dovuti spesso invece al Quadricipite.
Lo Psoas risente delle condizioni di Quadrato dei Lombi, Bicipite Femorale e di Glutei. Lo squilibrio si ripercuote anche alla colonna toracica e cervicale, in quanto PT nello Psoas causano lordosi e di conseguenza sbilanciano l'intera colonna, tuttavia ai fini del trattamento immediato, dolori di tipo cervicale sono da imputare in primo luogo agli Scaleni e ad altri muscoli del collo e spalle.

Forse ho posto male la domanda; non intendevo sapere se lo psoas può causare problemi al ginocchio; ma bensì volevo sapere se eventuali problemi ad un ginocchio (per esempio dei legamenti lassi, ho una tendinite rotulea) possono dare problemi allo psoas (che lavora più su un fianco in maniera sbilanciata) provocando così lombalgie sul lato debole ed in seguito (se i problemi al ginocchio non sono stati risolti) causando anche dei problemi di natura posturale che possono ripercuotersi su spalle e cervicale.

Si ovviamente lo zoppicare o essere malfermi su una gamba coinvolge tutta la colonna attraverso una catena di azioni e reazioni, su Psoas e Quadrato in particolare.

ciao, scusa mi intrometto ma ho il tuo stesso problema: tendinite rotulea alla gamba sx da 5 anni provacata dal running (2 anni dopo la frattura al metatarso sx). ora pratico ciclismo ma avverto da un po di tempo dolore all anca sx, dietro la spalla sx ,cervicale sx, il tutto credo sia dovuto alla rotazione del bacino (dato anche l appoggio piu in pronazione del piede sx).
Visitato da piu fisioterapisti, gnatologo, ortopedico..non sanno risolvere il problema.
Il consiglio ,per il mio problema , piu utile secondo me (date le sensazioni positive) è quello di rafforzare gli adduttori (interno ed esterno coscia), addominali e lombari e rafforzare i quadricipi e bicipiti femorali(http://www.my-personaltrainer.it/tendinite-ginocchio.html)
inizialmente in isometria, poi carichi progressivamente di piu, importante lo stretching finale e riscaldamento iniziale.
spero di esserti d aiuto, capisco benissimo il problema dato che ci sto dietro da 7 anni!!

Consiglio di leggere l'articolo sul Quadricipite e quello sulla corsa per quanto riguarda il dolore al ginocchio, inoltre se ci sono Punti Trigger, il concetto di "rafforzare" senza prima disattivare i PT non e' necessariamente l'approccio ideale. Cordialmente

Ciao, io pratico da anni ciclismo, poco fa dopo una caduta ho subito una rotazione del bacino, sono stato più volte curato da fisioterapista, ma dopo poco il problema si ripete. é da due tre mesi che ho lo psoas infiammato e specie il mattino mi risveglio che se mi guardo allo specchio, ho la pancia girata verso il lato infiammato e così dura qualche ora, fino a quando da muscolo caldo la postura torna a posto. La sera il problema si ripresenta con il solito dolore lombare e inguinale. Io ho risolto ai problemi di dolore dopo le uscite in bici, abbassando la sella di mezzo centimetro e arretrandola leggermente per compensare l'estensione della gamba. In questa posizione, la zona lombare è meno sollecitata e il dolore è molto minotr. Per i tuoi problemi di spalla e cervicale in bici, ti consiglio se non l'hai eseguita un'esame posturale in sella

SALVE A TUTTI

MI PIACEREBBE SAPERE SE QUALCUNO DI VOI HA MAI AVUTO UN PROBLEMA SIMILE AL MIO CIOE':SONO UN SOGGETTO EMOFILICO CHE CIRCA 16 MESI FA HA SUBITO UNO STRAPPO INTRAMUSCOLARE ALL'ILEO PSOAS CON CONSEGUENTE EMATOMA DI CIRCA 5CM PER 3CM.PURTROPPO VISTO LA MIA MALATTIA NON SI E'POTUTO ASPIRARE IL SANGUE E HO DOVUTO ASPETTARE DIVERSI MESI PER IL RIASSORBIMENTO.OGGI LA SITUAZIONE è LA SEGUENTE:DOLORI CONTINUI ALL'INGUINE ACCOMPAGNATI DA VIOLENTE FITTE DEAMBULANTI DOLORE AL GLUTEO,DOLORE AL GINOCCHIO,GROSSE DIFFICOLTA'A STARE SEDUTO CON CONSEGUENTI DOLORI,IL TUTTO IN MODO CONTINUO SENZA SOSTA.QUALCUNO PUO' DARMI CONSIGLI?SONO DISTRUTTO.DA PREMETTERE CHE STRETCHING SPECIFICI NUOTO E TERAPIA TENS E LASER HANNO FATTO BEN POCO FINO AD ORA.

GRAZIE

Se c'e' stato uno strappo lo stretching (vedere youtube video) va fatto se mai con estrema cautela. Inizierei invece piuttosto col massaggio, anche se il muscolo e' di non facile accesso specialmente per le persone sovrappeso. Il massaggio si effettua da supini ponendo un cuscino sotto il lato da massaggiare in modo che per forza di gravita' i visceri si spostino dal lato opposto permettendo cosi' il contatto manuale col muscolo, che puo' essere quindi massaggiato con la mano a spada in direzione dal lato diretta verso la colonna vertebrale.

Mio padre è affetto da mielite virale da 15 mesi. Si sta riprendendo molto lentamente con la fisioterapia. Riesce a stare in piedi con appoggi e a fare qualche passo con enorme difficoltà perchè le gambe che sono molto dure "di legno" si attaccano al suolo ed è molto faticoso spostarle. Gli hanno detto che potrebbe essere il muscolo psoas che influenza il tutto anche perchè ha difficoltà a ottenere la posizione eretta una volta in piedi e sente dolore e stiramenti a livello lombare e sacrale. Vorrei, se possibile, sapere qualcosa in merito e se ci sono altre persone che hanno avuto la stessa malattia. Gli hanno parlato di punture di botulino o di alcolizzazione. Grazie per le vostre risposte.

Dovrebbe praticare lo stretching descritto sopra, inoltre lo stretching del Bicipite Femorale, del Quadrato dei Lombi, e l'automassaggio dei Glutei.

Il Botulino e' una delle tossine piu' velenose che ci siano.... l'alcolizzazione consiste nell'iniezione di alcohol etilico, anch'esso una tossina.. non e' piu' saggio provare con stretching e massaggio?

Non so più che pensare ... è da mesi che provo un dolore all'anca ma il punto da cui nasce il dolore non è sempre lo stesso.

Sono anni che corro (circa 40km alla settimana in tre diverse sedute) e nuoto (2km a giorni alterni, quando non corro) ma da un paio di mesi soffro di un dolore all'anca.

La prima volta che si è presentato è stato dopo una corsa di 10km, durante la quale non ho avvertito nessun problema. Rientrata in ufficio, quando mi sono alzata dalla sedia dopo essere rimasta seduta per circa mezzora, ho iniziato ad avere un dolore vicino alle ossa iliache, nella parte frontale di sinistra. Il dolore è molto forte soprattutto quando inizio a camminare dopo esser stata seduta a lungo, quando sposto il peso sulla gamba sinistra. Col passare dei giorni (corsa sospesa) il dolore si è presentato anche nella zona di destra, anche se meno forte rispetto a quella di sinistra, al centro del gluteo da entrambe le parti e a volte si espande fino alla schiena, nella zona a lato della colonna vertebrale, fino all'altezza in cui inzia la gabbia toracica.

La sospensione della corsa ha affievolito il dolore frontale delle ossa iliache ma non ha affatto ridotto il dolore nella zona posteriore ai glutei ed alla schiena. Lo stesso dolore si ripropone se provo a stendermi sul divano, quando elimino la curvatura lombare. A volte mi riesce molto doloroso restare seduta per via del dolore al centro dei glutei.

Il medico mi ha diagnosticato una infiammazione generica del bacino, 10gg di antiinfiammatori e riposto assoluto non hanno apportato alcun beneficio. Dopo 5 settimane di stop, stamattina ho riprovato a correre (solo un paio di chilometri) ed ecco che mi sono tornate le fitte all'anca, dall'inguine fino alla parte laterale della cresta iliaca. Non so più che fare e cosa pensare, perché ormai qualsiasi posizione assuma avverto comunque qualche dolore. Solo quando dormo (dormo sempre supina o prone, senza cuscino) non avverto nessun tipo di dolore.

Qualcuno mi può dare qualche suggerimento?

In genere sindromi di questo tipo vedono non uno solo, ma una serie di muscoli coinvolti per un effetto a cascata. Una strategia iniziale puo' essere: 1) stretching di Ileopsoas 2) stretching di Quadrato dei Lombi 3) automassaggio profondo e focalizzato (usando le nocche o una palla da tennis o altro strumento) di tutta la zona dei Glutei, del Piriforme, e del Tensore della Fascia Lata

In seguito, si dovrebbe estendere automassaggio e stretching anche a Quadricipie e a Bicipite Femorale.

Ti consiglio di eseguire una RM lombare, dalla sintomatologia da te descritta sembrerebbe una protusione discale a livello di L3

Ho 18 anni e gioco a calcio, quest'anno dopo la prima giornata di campionato (settembre) mi sono fermato perchè sentivo un forte dolore nella zona addominale bassa e nella zona dell'adduttore, dopo avere sentito il parere di diversi fisioterapisti mi hanno comunicato che il mio problema era appunto uno stiramento all'ileopsoas. Mi hanno consigliato di stare fermo un mesetto e riniziare con calma, dopo un mese ritorno ad allenarmi ma dopo venti giorni il dolore è tornato come prima e da allora non ho ancora ripreso a pieno ritmo perchè continuo a sentire un fastidioso dolorino (come se tirasse il muscolo) nella stessa zona...ora io non so più che fare dato che ho girato vari medici che non mi hanno saputo dare una risposta precisa, secondo te cosa dovrei fare??Un ulteriore stop potrebbe essere la scelta corretta?

Piu' probabile uno stiramento al Tensore della Fascia Lata.

Consiglio:

1) massaggio localizzato del Punto Trigger (quando lo trovi... te ne accorgi)
2) molto riscaldamento lento prima di qualsiasi attivita' intensa
3) evitare di alzare ripetutamente ginocchio e gamba in avanti
4) all'inizio, evitare anche lo stretching e fare solo massaggio per qualche giorno, poi aggiungere gradualmente stretching senza forzare (vedi esecizio nel video youtube)

dopo circa 10 sedute di fisioterapia con tecar ed altre funzioni mi ritrovo a pensare come si puo' avere un infiammazione dello psoas che dura ormai da tre anni ?? sono uno sportivo e da circa un mese che non pratico piu' sport il mio fisioterapista mi ha detto che devo sfiammare ma mi manca tanto lo sport che cosa mi consigliate di fare vi prego di aiutarmi grazie roberto

Sintomi?

dolori in fondo alla schiena da tre anni circa come un dolore sordo che rimane li' e non si muove ma come fai qualcosa di strano ti dice hey!! sono qui !! e quindi non ti fa' muovere con natiralezza anche quando corro sul tapis dopo circa 30 min e cone se la mia ancha si staccasse e mi fa' un male cane !! io pero' continuo ad andare avanti soffrendo ma non gli voglio dare la vinta che devo fare ?? intanto grazie per la risposta

L'approccio iniziale in questi casi e' il seguente, da fare quotidianamente per almeno diverse settimane:

1) Stretching del Quadrato dei Lombi (vedere articolo specifico)
2) Stretching dell'Iliopsoas (vedi sopra)
3) Automassaggio con palla da tennis contro il muro di tutta la zona dei glutei: Gluteo Grande - Medio - Piccolo - Piriforme

Inoltre e' bene evitare infreddature nella zona lombare.

grazie ci provero' anche se non ho ben capito tutti gli esercizi sono veramente complessi per un uomo normale come me comunque ci devo provare assolutamente se si potrebbero spigare meglio sarei piu' contento ma va bene cosi la ringrazio

Buongiorno a tutti....sono uno sportivo.mesi fa mi hanno diagnosticato una contrattura all'ileo psoas a livello della spina iliaca anteriore superiore sinistra.Questo mi ha forse procurato una distrazione all'adduttore della coscia sinistra.Ho effettuato sedute di tecar terapia per curare la distrazione.Per la contrattura all'ileo psoas sto effettuando streatching e posturale metodo mezieres.purtroppo il dolore è lento a scomparire e tende dalla spina iliaca anteriore superiore sinistra a spostarsi posteriormente a livello lombare. In questo periodo tra l'altro ho avvertito reflusso e bruciore di stomaco!Potete darmi qualche consiglio!!!!!!ringrazio tutti anticipatamente!!!!!

Salve Vito, l'unico consiglio e' di rileggere quanto scritto qui e fare lo stretching indicato, l'automassaggio, e includere anche Quadrato dei Lombi e Glutei. Quanto ai bruciori di stomaco, non sono a conoscenza di una relazione con lo Psoas, semmai con il Diaframma, ma sarebbe interessante stabilire se lo Psoas puo' causare anche problemi gastrici.

Cordialmente

buongiorno ,
ho letto con attenzione il tutto .

il mio problema e' che a lato della cresta iliaca sx se mi sposto di circa 10 cm verso l'ombelico , avverto un dolore come un senso di pesantezza nel punto stesso.
provando a premere nell'interno , sento un rigonfiamento che va verso la parte bassa del ventre. ho provato a fare l'ecografia in quanto il medico aveva ipotizzato l'ernia , ma non e' quello.

cio' che non riesco a capire se e' legata a qualche fascia muscolare o tendini oppure e' un problema intestinale ( colon ? ) .

che esami posso fare per capire qualche cosa di piu' ?

grazie

In casi come questo sono necessari sempre appropriati esami per escludere neoplasmi ecc.

Una volta escluse condizioni non miofasciali, allora si possono esplorare l'Iliopsoas e gli stessi muscoli addominali per la presenza di Punti Trigger.

Grazie

per cominciare , a quale specialista mi consiglia di rivolgermi ?