Il Gomito del Golfista

Il cosiddetto Gomito del Golfista o Epicondilite Mediale, o Epitrocleite, è una infiammazione dell'inserzione tendinea del gomito interno che coinvolge i Flessori dell'avambraccio.

L'appellativo Gomito del Golfista deriva dal fatto che nel Golf i Flessori sono particolarmente abusati, ma la stessa sindrome si può presentare p.es. nei giocatori di Baseball, nei culturisti, e persino nei massaggiatori che non conoscono la terapia dei Punti Trigger, in quanto il serrare la presa in maniera prolungata può sovraccaricare i Flessori (e gli Estensori anche, in quanto i due gruppi antagonisti si attivano contemporaneamente per tenere la mano allineata con l'avambraccio quando si stringe il pugno).

Il sintomo principale è un dolore all'Epicondilo interno del gomito che si intensifica quando si stringe il pugno, quando si rivolge la mano a pugno verso l'alto, quando si porta una pesante busta della spesa, quando si fanno esercizi con i pesi per i bicipiti, ecc.

Ne risulta che in questo caso il problema è generalmente causato dallo stress meccanico, di possibile natura sia traumatica sia cronica, sull'inserzione del tendine, e non dal dolore riferito dai Punto Trigger. Tuttavia, la causa del perpetuarsi dello stress meccanico, e quindi della mancata guarigione di possibili traumi tendinei, è il fascio teso di uno o più Flessori della mano, per cui l'esplorazione dell'avambraccio rivelerà uno o più Punti Trigger estremamente dolorosi che sotto pressione riveleranno sia dolore riferito nella zona di riferimento specifica per ciascun Flessore, sia il dolore all'Epicondilo Mediale. Ciò perché i vari Flessori si raggruppano e riuniscono a monte in un unico tendine che si attacca al Epicondilo Mediale dell'Omero, e di conseguenza un Punto Trigger in ciascun Flessore può causare lo stress all'inserzione al gomito interno, mentre il dolore riferito a valle sarà diverso a seconda del muscolo coinvolto.

Procedura

Nel'ottica dela terapia dei Punti Trigger, la procedura manuale nei casi di tenditi consiste nell'individuare i muscoli che si attaccano nell'inserzione infiammata, quindi praticare due tipo di massaggio: il primo rivolto ai Punti Trigger dei muscoli coinvolti, i quali Punti Trigger raramente saranno localizzati in vicinanza dell'infiammazione, ma saranno invece tipicamente localizzati verso il centro delle fibre muscolari, da lì determinando il fascio teso che poi è responsabile in ultima analisi per lo stress meccanico all'inserzione tendinea; il secondo tipo di massaggio sarà invece non rivolto ai Punti Trigger ma alla infiammazione del tendine stesso, e si applica massaggiando il tendine e l'interfaccia muscolo tendine ortogonalmente al tendine stesso, cioè trasversalmente, il motivo essendo che in questo modo non si rischia di peggiorare una eventuale lacerazione del tessuto (stessa tecnica di massaggio trasversale alla direzione delle fibre si usa nel caso di strappi muscolari per non peggiorare la condizione).

Quindi per trattare efficaciemente il Gomito del Golfista occorre localizzare i principali Flessori della mano, dopodiché si tratteranno i Punti Trigger in ciascun Flessore e inoltre si tratterà l'inserzione tendinea all'Epicondilo Interno dell'Omero con massaggio trasversale localizzato. Infine si praticherà regolare ma gentile stretching dei Flessori.

Pertanto la prima tappa sarà familiarizzarsi con i più importanti Flessori della mano.

Flessore Ulnare Carpo

Flessore Ulnare Carpo

Flessore Radiale Carpo
Flessore Radiale Carpo

Palmare Lungo
Palmare Lungo

Se si immagina di suddividere l'avambraccio in tre segmenti, i Punti Trigger dei tre muscoli si trovano grosso modo nel segmento più vicino al gomito.

Il Punto Trigger del Flessore Radiale riferisce dolore al polso interno appena sotto il pollice.

Il Punto Triggger del Flessore Ulnare invece riferisce dolore al polso interno dal lato del mignolo, in quanto si attacca al Pisiforme, inoltre in casi più gravi riferisce dolore anche appunto al lato interno del gomito. È mia esperienza che il Flessore Ulnare è il primo responsabile del Gomito del Golfista. Inoltre siccome a monte il Flessore Ulnare si attacca anche all'Olecrano esso può intrappolare il Nervo Ulnare con conseguente debolezza della mano e disturbi nervosi delle ultime due dita.

Il Punto Trigger del Palmare Lungo causa dolore riferito nel palmo della mano.

Nell'avambraccio infine vi sono una serie di altri muscoli che servono a flettere le dita e a ruotare (pronare) la mano, ma è mia esperienza che questi contribuiscono meno alla condizione del Gomito del Golfista. Tuttavia sarà bene esplorare l'intero avambraccio e trattare tutti i Punti Trigger individuati.

Un'ultima parola sullo stretching: specialmente quando si fa stretching di muscoli piccoli e sottili, occorre procedere gentilmente e con cautela, perché si rischia altrimenti di aggravare il problema e danneggiare ulteriormente l'attaccatura del tendine. Quindi si può fare stretching dei flessori spingendo il palmo della mano contro il muro con le dita verso il pavimento e col braccio esteso lateralmente, ma occorre procedere con buon senso e lentamente senza esagerare e badando bene a mantenere una trazione medio-bassa per più tempo invece di applicare una trazione intensa per breve tempo.

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Commenti

Ottima descrizione !
Io ho sofferto anni fa di una dolorosissima epicondilite al braccio sinistro, curatami definitivamente dalla laser-terapia.
Ora proprio in questi giorni, dopo tanti anni, scopro un leggero rigonfiamento nella parte interna del gomito, dalla parte interna verso il tronco, non dolorosa, ma più accentuata rispetto il braccio destro.Mi pare ,dal disegno, sia proprio in corrispondenza di quella inserzione del "flector radialis" indicato come "media...": sarà un'infiammazione del tendine?
Gli antinfaiammatori in pomata potranno essere utili?
Grazie per l'attenzione.
Arianna

Per lato interno del gomito si intende il lato dell'ulna e del mignolo (il lato radiale e' quello del pollice).

Un'infiammazione del tendine dovrebbe comportare dolore, sia sotto sforzo che sotto pressione.

Si potrebbe trattare anche di sedimento cicatriziale.

Massaggio e stretching sono l'approccio migliore. Come antinfiammatorio naturale, si possono fare cataplasmi locali di argilla verde.

Il flessore ulnare sembra il principale responsabile dell'epicondilite cominciata in sordina tre mesi fa dopo esercizi con pesi in palestra. Temo di essere passato dalla fase acuta a quella cronica; non giovano più riposo (tardivo, ahimè), ghiaccio, pomate, inoltre dormendo anziché migliorare peggioro: al risveglio per qualche ora è spiacevole flettere il gomito (per esempio per lavarsi o mangiare); ho provato ad indossare di notte un bracciale semirigido che mi impedisca di dormire con il gomito troppo piegato, ma è non servito. Di giorno la posizione migliore che trovo è tenere il braccio ciondolante appena flesso. Posso ancora nuotare.

Ha dato qualche soddisfazione la ricerca di punti trigger nell'avambraccio: si è ristretta la zona dolente e posso stringere meglio il pugno, ma l'inserzione dei tendini duole come prima, anche dopo massaggio trasverso. Riconosco tutti i sintomi citati nell'articolo e ne ho anche altri: duole un poco la fine del bicipite nell'incavo del gomito e stringendo con moderata forza un oggetto fra la punta delle dita avverto bruciore sopra il gomito sul lato del mignolo.

- Ho pertanto cercato, ma senza successo, punti trigger anche nel bicipite e nel tricipite: ce ne sono?

- Eventuali calcificazioni potrebbero essere la causa?

- Proverò il suggerimento trovato nel post precedente di usare l'argilla verde, ma mi conviene aspettare ancora e sperare che passi da sé con il massaggio dei punti trigger ed il massaggio trasverso, oppure meglio non perdere altro tempo, andare da un ortopedico e fare per esempio laser, infiltrazioni, ecografia, onde d'urto per eventuali calcificazioni?

- Aprire e chiudere il pugno intorno ad una pallina morbida è in questa fase utile, inutile o dannoso?

Grazie. Cordiali saluti.

Marco

Ogni volta che ci sono problemi all'inserzione tendinea, il riposo e' essenziale. Quindi anche esercitare il pugno con una pallina e' sconsigliato.

Da notare che il riposo basta che sia ristretto al muscolo coinvolto, p.es. nel suo caso e' da evitare l'esercizio del bicipite con il palmo in alto ma puo' essere possibile fare lo stesso esercizio col palmo in basso (a condizione che non si provvi dolore). Il riposo e' fondamentale anche nel caso di possibili distrazioni ovvero strappi muscolari, i quali tuttavia in genere tendono a guarire in breve tempo a meno che non siano strappi disastrosi e massicci, che ovviamente richiederanno piu' tempo.

Se nonostante massaggio e riposo il problema persiste o addirittura si aggrava, allora si possono sospettare Punti Trigger piu' a monte, p.es. Bicipite e Scaleni del collo. Il fatto che al risveglio il problema sia peggiore fa supporre appunto Punti Trigger a livello di collo, spalla o braccio. Un'altra possibilita' puo' essere un danno di tipo neurologico, che a sua volta puo' essere dovuto o a Punti Trigger che causano compressione meccanica del nervo, oppure a cause di tipo sistemico che vanno investigate dal medico specialista.

Io tratterei p.es. gli Scaleni, il Sottospinato, il Serrato Posteriore, oltre alla muscolatura di braccio e avambraccio. Ci sono tutta una seerie di muscoli che possono riferire dolore all'avambraccio, per cui in genere si parte dai piu' ovvi e se non si ottengono miglioramenti ragionevoli,si passa via via a quelli meno probabili, fino a coprire tutte le possibilita'.

Un'avvertenza riguardo le infiltrazioni di cortisone: lo steroide distrugge il tessuto connettivo dei tendini, e conosco casi di persone che hanno subito la rottura completa del Tendine di Achille e dei tendini della Cuffia dei Rotatori proprio a seguito di infiltrazioni di cortisone per calmare il dolore. Sarebbe stato molto piu' saggio pazientare, riposarsi e massaggiare i muscoli responsabili con le tecniche del massaggio Punti Trigger.

Si puo' poi ottenere lo stesso beneficio analgesico e antinfiammatorio in riguardo all'inserzione tendinea dolente, usando cataplasmi di argilla verde, la quale non presenta nessuno dei rischi da effetti collaterali del cortisone.

ho un dolore tendineo appena sopra il gomito, nella parte interna/frontale, cioè verso il torace. Gioco a tennis, con una racchetta pro (usata dai professionisti), nel frattempo vado in palestra e mi sto allenando per mettere massa, con pesi forse troppo alti. Il risultato e che dopo una settimana avevo un dolore sia al tendine del pollice destro, che all'avambraccio, che dopo un'oretta di palleggi, mi portava difficolta a stringere il manico della racchetta!
Mi sono riposato, e il problema al palmo della mano è finito. Ma quando inizio a servire con forza, si infiamma il gomito sul lato frontale ed interno, cioè verso il corpo. Un dito sopra il gomito,e appena sotto il muscolo bicipide. sto applicando ghiaccio, e ho preso ibuprofene (brufen 800mg) una a cena. Ho dovuto sospendere dopo 5 giorni, per problemi allo stomaco. Potete suggerimi la prassi completa per guarire, terapie laser? allungamenti ... quali? pomate come i voltaren? grazie

Davide74

E' essenziale interrompere gli stress ripetitivi. Gli esercizi vanno non eliminati ma modificati in modo tale da non caricare sui tendini infiammati. P.es. invece di fare bicipiti con la sbarra, farli con i manubri tenendo i manubri un poco inclinati (cioe' non con il palmo verso l'alto ma obliquo).

Inoltre fare sempre riscaldamento.

Automassaggio dei flessori dell'avambraccio.

Evitare dapprima lo strtching in tutti i casi di tendiniti.

Non ho capito che tipo di tendinite si tratta?
Posso avere più informazioni sulla terapia?
devo fare fisioterapia?quali pomate?mi puo indicare la prassi degli esercizi di allungamento? devo fare crioterapia?
Potete suggerimi la prassi completa per guarire,
il voltaren va bene?
posso giocare a tennis, anche se il dolore persiste, ho comprato la fascia per epicondelite, dove cè uno spessore, nel mio specifico caso, dove faccio coincidere lo spessore della fascietta?
grazie per tutti i consigli

Davide74

Sono un tennista agonista e attualmente sto soffrendo di epitrocleite. Ho praticato l'automassaggio secondo le indicazioni che ho trovato nel libro "Terapia dei Trigger-point". Ho notato che dopo qualche giorno di massaggio sul trigger point del tricipite, mi si è formato un ematoma non evidentissimo sull'intero tricipite, però il dolore sul punto di inserzione del gomito interno si è attenuato.

E' normale?

Le applicazioni di ghiaccio sono utili o è meglio applicare una pomata riscaldante tipo Capsaicina?

Grazie.

 

Max

Salve,

in primo luogo il Tricipite non e' probabilmente il muscolo giusto in quanto i responsabili sono in primo luogo i flessori dell'avanbraccio.

In secondo luogo un ematoma e' probabilmente un segno che il massaggio e' stato eccessivamente energetico o prolungato ( anche se ci sono persone con tendenza a debolezza capillare e alle quali i lividi vengono piu facilmente del normale).

Riguardo alle pomate, non sono risolutive in casi di reali Punti Trigger in quanto si tratta di microcontratture croniche che vanno trattate con pressione fisica per essere risolte.

Grazie per la Sua risposta