Buongiorno a tutti,
mi chiamo Giuseppe, ho 40 anni.
Da 7 pratico ciclismo amatoriale, percorrendo circa 11.000 Km all'anno, partecipando a 20-30 gare a stagione.
Da circa un anno soffro per un dolore alla parte sinistra altezza dell'anca; si manifesta in maniera profonda, pensavo fosse un problema della testa dell'anca, ma l'ecografia ha escluso ogni coinvolgimento.
Pensavo allora ad un'ernia inguinale (il dolore si manifesta anche all'inguine e all'adduttore) ma la visita dall'urologo ha escluso complicanze in quella zona (ecografia).
Sono passato all'ortopedico, che mi ha fatto eseguire RMN alla colonna per sospetta lombo-cruralgia da ernia.
L'esito ha evidenziato la presenza di protrusione erniaria l5-s1, ma a detta dell'Ortopedico essendo in quel punto al limite dovrebbe provocarmi dolore tipo sciatalgia, non anteriore (sintomo di ernia L4-L5 mi dice).
A questo punto non ci capisco più niente...
Il mio dolore è profondo, a volte sembra viscerale coinvolgendo la parete addominale in basso a sinistra e irradiando alla gamba (adduttore), tanto da sembrare un dolore all'intestino. A volte aumenta, altro volte sparisce nel corso della giornata. Si associa un dolore alla cresta iliaca (la zona appena sopra l'anca, magari il termine che ho usato è sbagliato)e alla parte esterna della gamba appena sotto l'anca (se premo in quella fascia "brucia").Peggiora col freddo.
In allenamento tende a scomparire, ritorna solo in gara in caso di sforzi molto impegnativi (e neppure sempre).
Sto facendo ginnastica posturale con swiss ball e stretching, con scarsi risultati, e gradirei se possibile un consiglio.
Non sto a dire del livello di esasperazione raggiunto...
Grazie
Inizierei con stretching e possibilmente massaggio dell'Iliopsoas e del Quadrato dei Lombi. Il dolore addominale puo' essere causato dallo Psoas.
Poi massaggio di Punti Trigger dei Glutei e del Tensore della Fascia Lata.
Aggiungerei anche massaggio dei punti del Quadricipite, in particolare Vasto Laterale e Vasto Intermedio.
Poi se non si ottiene miglioramente ci sono gli Adduttori interni della coscia per il dolore inguinale, nonche' gli Addominali stessi.
In genere i muscoli coinvolti possono essere piu' di uno per un effetto a cascata, quindi trattarne un paio in piu' di quanto strettamente necessario non e' mai sbagliato. In ogni caso di solito quando col massaggio si individuano i punti giusti, si riproduce il dolore originario per cui si ha una conferma immediata di essere sulla giusta strada.
Grazie.
Già istintivamente ero portato a massaggiare/premere alcune zone muscolari, cosa capace di darmi sollievo.
Leggerò gli altri post per vedere quanto sia possibile agire da soli.
Sarei curioso anche di sapere le principali patologie relative alla pratica del ciclismo, che come ben si sa costringe per lunghe ore a posture scomode sulla bici.
Dolori come quelli che riporto sono tipici o casi "rari"?
Innanzitutto occorre evitare un sellino eccessivamente basso o eccessivamente alto.
Se il sellino e' troppo basso, si coinvolge il Quadricipite con rischio di dolori alle ginocchia.
Se e' troppo alto, si stressa il Quadrato dei Lombi (si e' costretti ad ancheggiare) con rischio di dolori tipo lombaggine e sciatica.
Quindi la prima precauzione e' di regolare l'altezza.
Va poi calibrata la posizione orizzontale del sellino che se e' troppo avanzata o arretrata di nuovo puo' danneggiare il Quadricipite.
E' anche importante la giusta inclinazione. Se il sellino e' troppo orizzontale, si stressa la colonna lombare quando in posizione piegata (oltre alla pressione non salutare sulla zona della Prostata). Se il sellino e' troppo inclinato, si stressa la zona lombare da posizione eretta. Inoltre si scarica troppo peso su braccio e mano.
La posizione del manubrio e' un altro parametro che influisce sullo stress a anche livello di tronco e spalle.
Ovviamente qui una bici su misura e la consulenza di un esperto sono importanti a livello agonistico per calibrare questi parametri.
Infine va evitato di mantenere la posizione piegata troppo a lungo. Tale posizione coinvolge l'Iliopsoas e lo mantiene in stato contratto senza lasciare la possibilta' al muscolo di allungarsi. E' bene quindi se possibile, alternare le posizioni fra piegata e eretta ogni pochi minuti. All'inizio puo' essere addirittura utile durante gli allenamenti,avere un timer che emette un beep ogni p.es. 5 minuti per ricordarsi di cambiare posizione e per coltivare l'abitudine.
Poi ovviamente ci sono i problemi a spalla braccio e collo ecc.
In ogni caso, massaggio specifico e stretching mirato sono complementi fondamentali per ogni attivita' sportiva sostenuta.
Sulla bici ho le misure riportate dopo un test fatto anni or sono.
Ho provato oggi, dopo un po' di blanda attività, lo stretching dello psoas come indicato nell'articolo del sito (il video con la posizione del guerriero ruotata).
Devo dire che dal lato interessato se tento di distendermi bene provo un netto fastidio/dolore, rispetto all'altro lato dove non provo altro che normale trazione.
Non è che peggioro la situazione o devo insistere? Se aspetto a praticare stretching a dolore assente, campa cavallo...
Attenzione con lo stretching. Va fatto sempre gradualmente e gentilmente e MAI al punto tale da causare dolore. Fra l'altro si tratta di uno stretching che pochi fanno regolarmente per cui i muscoli coinvolti sono molto contratti e poco abituati ad essere allungati.
E' fondamentale anche lo stretching per il Quadrato. Anche in quel caso, procedere gentilmente e gradualmente.
Per l'automassaggio dei Glutei, e' utile una palla da tennis dentro un calzettone, posta fra Gluteo e muro.
Tensore, Gluteo Piccolo e Quadricipite si massaggiano agevolmente con i pollici o le nocche.
Buongiorno,
ieri ho provato le posizioni di stretching dopo 1 ora e mezza di allenamento blando (come riscaldamento); in effetti è molto meglio, i muscoli rispondono senza troppi dolori.
Altra cosa, seguendo i consigli, ho provato il massaggio con palla da tennis....ho trovato un punto ESTREMAMENTE dolente all'esterno della coscia (tensore della fascia lata??), dove sta la cucitura esterna dei pantaloni per capirsi, all' altezza circa dell'inguine ma ovviamente dalla parte opposta.
Potrebbe essere il Gluteo Piccolo, oltre che il Tensore. In ogni caso la muscolatura si influenza a vicenda per cui di rado c'e' un singolo problema in un singolo muscolo.
Mi intrometto per confronto e conforto...
Sono donna, 36anni, ciclista (o almeno lo ero fino a novembre).Soffro di sintomi pressochè identici a Grangy71.
Nel 2008 in seguito a dolore alla faccia anteriore della coscia e dolore lombare ripetuto e RM scopro ernia L4-L5 e L5-S1 causate verosimilmente da psoas contratto e anteroversione del bacino.Gli ultimi dischi sono completamente disidratati e le vertebre molto molto ravvicinate.
Solo con la fisioterapia e lo stretching ho trovato pace e dal 2010 sono tornata alle gare(ciclismo,mtb,duathlon,trail e skialp)con solo qualche leggero momento di dolore
Poi da dicembre 2012 in seguito a 15 giorni di errata scheda in palestra ho destabilizzato il bacino e le ricadute sono diventate mensili, l'ultima in corso tutt'oggi mi costringe a letto da 15 gg.
Lo psoas è di marmo e i dolori sono tantissimi
Va a fasi alterne:per una settimana non ho potuto stare in piedi trovando sollievo solo carponi o da distesa, poi solo in piedi senza potermi sedere.
Forse per la troppa permanenza distesa sono iniziati dolori anche stando distesa supina ("avverto il peso del corpo sulla pelle tirata" se si puo' dire così)
Ho fatto esami esami ecografici, visita ginecologica perche i dolori erano cosi forti,a volte bilaterali, a volte solo a destra dove il problema è sempre stato maggiore sparsi per il basso ventre, cosce, anche, lombari da non distinguerne piu' la natura.Gli esami sono OK, la natura resta quella muscolo-articolare.
Il dolore varia da un giorno all'altro un giorno migliora,l'altro peggiora e poi si ricomincia.
Il fisioterapista mi segue con successo da 4 anni ma ora inizio ad essere frustrata.
Non riesco di stretchare lo psoas in piedi e non so se in questa fase è conveniente farlo?Come lo si puo' fare a terra?QUali altri muscoli devo allungare, quali fortificare?
Per lo Psoas rimando a http://punti-trigger.com/node/22
Lo stretching che mostra il video puo' essere reso piu agevole appoggiandosi con una spalla al muro per aiutarsi a manterene l'equilibrio.
Inoltre va fatto sempre anche lo stretching per il Quadrato dei Lombi (vedere articolo relativo).
I casi gravi pero' oltre allo stretching, il massaggio e' fondamentale anche se all'inizio puo' sembrare complicato da attuare.
A distanza di mesi vorrei aggiornare la mia situazione.
Sono in trattamento da fisioterapista che mi ha trattato diversi punti trigger...i primi minuti sono stati molto dolorosi, ma poi pian piano il dolore è scemato.
La sua diagnosi è un "accorciamento" dello psoas, quadrato dei lombi e tensore fascia lata...potrebbe essere la posizione in bici, ma sinceramente non so più cosa pensare.
Sto facendo stretching con costanza ed in generale la situazione va meglio, ma non posso certo dirmi guarito.
La situazione pareva migliorare, ma ora il dolore compare a giorni alterni, si sposta, cambia...
Ultimamente, ad esempio, diminuito il fastidio inguinale, si presenta con forza il dolore al tensore della fascia lata.
Per scrupolo ora farò un test (ulteriore) di posizionamento in bici, ma inizio a perdere le speranze di risolvere in modo definitivo la situazione.
Salve, grazie per l'aggiornamento.
Un aspetto fondamentale per la risoluzione dei problemi consiste nell'eliminazione dei fattori perpetuanti. Questo non significa assolutamente interrompere le attivita' fisiche, ma significa comprendere come determinate modalita' e angolazioni di movimento ripetitivo inneschino il problema doloroso, e modificare tali abitudini di movimento fino al punto in cui il dolore fuoriesce dalla scena.
Spesso, il modo piu' diretto per comprendere il problema consiste nell'iniziare la terapia di massaggio e stretching interrompendo al tempo stesso, ma solo temporaneamente, l'attivita' fisica.
In un secondo tempo si riprende il movimento e si constata come il dolore ritorna (individuazione del fattore perpetuante).
La terza fase consiste in piccole modifiche del movimento (cambiare angolo, posizione, ecc) fino a trovare la zona franca che non innesca i Punti Trigger. Spesso, si scopre che il problema era causato da posture non anatomicamente naturali. P.es. il correre con i piedi alla "Charlie Chaplin" puo' causare Punti Trigger ai Vasti Laterali e dolori alle ginocchia. Ogni movimento puo' essere perfezionato tramite la ricerca della neutralita' ovvero minimizzazione di sforzo e frizione.
Un altro punto fondamentale e' comprendere come, quasi sempre, ci possano essere Punti Trigger in muscoli diversi e come trattarne uno solo possa scatenare l'azione di un Punto Trigger secondario in un muscolo antagonista, che era tenuto a bada dalla supremazia del Punto principale.
Un classico caso e' il trattamento dei Punti Trigger dei Glutei che non di rado scatenano una azione di rimbalzo dei Punti Trigger negli Psoas. Rilasciato il Gluteo, lo Psoas non piu' forzatamente bilanciato, si ipercontrae e la paziente sperimenta dolore e difficolta' nella deambulazione, assumendo la classica postura a "paperella", con tanto di imprecazioni contro il bene intenzionato seppure un pochino sprovveduto terapista. La situazione viene spesso prontamente risolta con pochi minuti di stretching dello Psoas.
Hai tutta la mia solidarietà, io per iniziare le gare in questo periodo ho fatto una serie di iniezioni di Voltaren (sbagliato o giusto che sia ho voluto provare).
Va un filo meglio, almeno riesco a fare stretching senza infiammare tutta la zona..poi ho capito che se mangio in maniera scorretta (niente di che, parlo di pizza o bere 1 birra) i dolori aumentano (o almeno così a ma pare).
Forza e coraggio!!!!!!!!1
Giuseppe