Gent.mi, da circa tre settimane ho dolori mandibolari, con sensazione di denti "induriti" o "insensibili"
Dolori occipitali (anche le stanghette degli occhiali mi danno fastidio)
Formicolii vari al viso e dolore lateralmente al collo (entrambi i lati) e sensazione di impedimento nella deglutizione e tensione generale alle spalle. A volte vista che si sdoppia.
Soffro di bruxismo e sono stata operata di ernia cerv. C6-C7 con protesi in titanio.
Il chirurgo dice che l'intervento non è responsabile di questa sofferenza.
L'esordio è stato una fitta dolorosa ad un dente (sanissimo) che si è poi irradiata a tutta la mandibola destra e in seguito anche alla sinistra.
Premetto che spesso ho avuto episodi di nevralgia al viso (per freddo).
Ho tolto due molari superiori(sani) che non avendo appoggio con gli inferiori si erano "obliquizzati". Nessuna rottura di condili o cose varie. Tutto il resto OK.
Ho letto con interesse le informazioni sul muscolo sternocleidomastoideo e mi sembra di ritrovarmi in tutti i sintomi da voi descritti.
Mi chiedo: il bruxismo può causare una tale tensione da provocare tutti i miei sintomi?
P.S. Il bruxismo è a serramento.
Grazie in anticipo per la vostra corte risposta.
Salve e benvenuta al sito.
Il massaggio non ha la pretesa di spiegare le cause ultime delle condizioni. Io credo che specialmente ai nostri giorni, molte condizioni siano dovute ad uno stato tossico molto grave dell'ambiente e dell'organismo.
L'ambito e lo scopo del massaggio Punti Trigger pero' non e' quello di spiegare le cause ultime, ma semplicemente di ridurre il carico doloroso con tecniche manuali non invasive e non tossiche.
Fatta questa premessa generale e sempre valida, succede che quali che siano le cause primarie di uno stato doloroso, ne risulta che la muscolatura circostante viene spesso coinvolta e finisce comunque per sviluppare Punti Trigger che rafforzano lo stato doloroso. Esempio classico e' quello degli infarti, dove si sviluppano Punti Trigger a livello , fra gli altri, di Scaleni e Pettorali che poi riproducono il dolore dell'infarto anche quando la persona si e' ripresa dall'attacco di cuore.
In pratica quindi, i muscoli che hanno come zone di dolore riferito le zone in cui si avverte il dolore, andrebbero sempre comunque esplorati per i Punti Trigger e massaggiati appropriatamente.
Cioe' io massaggiatore non mi pongo il problema di che cosa abbia inizialmente scatenato il dolore, ma mi chiedo solo quali sono i muscoli che hanno come zone di dolore riferito proprio quelle stesse zone in cui si avverte il dolore. E poi massaggio quei muscoli che so capaci di causare proprio quel tipo di dolore.
Quindi, dolori ai denti, fronte, tempie, collo, spalle ecc.? Allora massaggio Sternocleidomastoideo, Scaleni, Massetere ecc. Il miglioramento c'e quasi sempre, indipendentemente dalle cause originarie, quando si procede scientificamente con cognizione delle zone di dolore riferito di ciascun muscolo.
Il massaggio puo' essere intenso, ma "non fa mai male".
Salve, la mesializzazione dei molari, indica mancanza di dimensione verticale posteriore tra le arcate mascellariche, in questo stato la colonna vertebrale subisce una compressione data dal tentativo dei muscoli masticatori (masseteri, temporali, pterigoidei) e delle inserzioni con lo sternocleidomastoideo, di cercare contatto posteriore in deglutizione, non trovandolo il collo anteriorizza, e le curve vertebrali aumentano provocando condizioni di ipercifosi/iperlordosi e antiversione del bacino. Si definisce disfunzione discendente. All' esame obiettivo l' operatore rileva ad esempio un bacino antiverso e uno psoas iliaco retratto, purtroppo non ne conosce le cause ed è costretto a limitarsi a trattare la situazione così come è. Togliere quei molari è stata la cosa più sbagliata che potesse fare, poichè in questi casi bisogna aumentare dimensione verticale, mantenendo i denti sani, anche se mesializzati.
Senza pretesa di fare spam credo che dovrebbe guardare sia lei, che il dottore/massaggiatore che le risponde il sito www.metodo-og.com . Come lei ben dice dottore, osteopati/chiropratici ecc... devono limitarsi a trattare il TP, purtroppo però per mia esperienza su molti casi il trattamento dei TP non è sufficiente a condurre una vita accettabile poichè la disfunzione discendente rappresenta quello che definite in alcuni vostri articoli la "causa ambientale" che se non è eliminata provoca sempre recidive e degenerazione.
Saluti.