I PT degli Scaleni causano un grande numero di sintomi di varia natura, che costituiscono una fra le sindromi miofasciali piu' spesso erroneamente interpretate.
- Sindrome del Tunnel Carpale. Spesso, i sintomi dela compressione del Tunnel Carpale sono invece direttamente causati da PT negli Scaleni. Inoltre, gli Scaleni possono causare compressione della Vena Subclavia con conseguente riduzione di riflusso saguigno e edema periferico, che puo' essere un altro fattore nella condizione del Tunnel Carpale. In pratica, spesso si assiste a diagnosi di Tunnel Carpale e conseguente intervento chirurgico mentre si ignora la piu' probabile causa miofasciale da PT negli Scaleni. Sarebbe molto piu' saggio sottoporsi a qualche seduta presso un bravo massoterapista o osteopata che sappia trattare i PT invece scegliere a priori la via chirurgica. E' mia esperienza personale di molti anni di pratica di bodyworker che spesso l'intervenvento chirurgico sul Tunnel Carpale non risolve definitivamente il problema che tende invece a ripresentarsi dopo qualche mese, mentre una regolare terapia manuale dei PT negli Scaleni, che il paziente puo' apprendere a continuare in proprio, puo' essere la soluzione definitiva, non cruenta, e economica del problema.
- Radicolopatia da Ernia di Disco Cervicale. Spesso nella mia pratica mi e' accaduto di trattare pazienti con dolori e disturbi neuromotori al braccio e alla spalla cui era stata diagnosticata un'ernia cervicale, spesso basandosi su radiografie delle vertebre cervicali. Senonche' i sintomi miglioravano e scomparivano dopo qualche seduta di terapia di PT degli Scaleni. Questa esperienza mi e' captata cosi' spesso da farmi ritenere che a meno di incidenti traumatici ovvi quali p.es. sbattere la testa tuffandosi in piscina o capovolgersi con l'auto, molto spesso le ernie cervicali sono semplicemente l'effetto della compressione causata dalle fascie tese degli Scaleni e degli altri muscoli agonisti, e la sintomatologia e' inoltre spesso un composito di effettiva radicolopatia (compressione della radice del nervo) insieme a sintomi di natura miofasciale causati direttamente dai PT. Purtroppo tale realta' e' spesso ignorata dal medico e si assiste cosi' ad un gran numero di interventi chirurgici di riduzione dell'ernia che sono cruenti, inutili, e anzi spesso estremamente rischiosi. La morale dela storia e' la seguente: provare la terapia fisica dei PT prima di sottoporsi a interventi chirurgici. Ci sono buone probabilita' che il problema era dovuto ai PT, e allora poche sedute presso un competente terapista miglioreranno il problema. Se invece il miglioramento non c'e', allora si fara' sempre in tempo a sottoporsi al bisturi. Questo e' l'approccio razionale, checche' ne dicano alcuni piu' interessati a fare soldi che a curare.
- Sindrome dell'Egresso o Stretto Toracico. Come gia' visto nell'altro articolo sugli Scaleni, la Sindrome dello Stretto Toracico e' spesso causata dalle fascie tese dai PT negli Scaleni che tirano in alto la prima e a volte anche la seconda vertebra mentre al tempo stesso costringono i vasi sanguigni ascellari e subclavi e il Plesso Brachiale, cioe' le strutture grosso modo localizzate fra collo e ascella. Da notare che tale condizione puo' diventare in casi estremi anche piuttosto seria quando c'e' danno permanente ai nervi o estrema compromissione dei vasi sanguigni. Tuttavia spesso una serie di sedute di terapia dei PT degli Scaleni puo' migliorare e risolvere il problema senza necessita' di interventi chirurgici estremi quali la resezione o asportazione del muscolo stesso. Tale pratica appare assurda quando si scopre che il problema poteva essere controllato con semplice massaggio specifico, con stretching, e con la rimozione di fattori perpetuanti quali erronee condizioni di lavoro ecc.
- Costola cervicale. Alcuni individui presentano peculiarita' anatomiche quali abbozzi di costole cervicali che possono essere vere e proprie strutture ossee oppure solamente monconi di cartilagine. In ogni caso, spesso tali peculiarita' aumentano la tendenza ad avere sindromi da PT negli Scaleni. Tuttavia spesso la causa della sindrome e', di nuovo, la presenza di PT e non la peculiarita' anatomica per se. La prova di questa affermazione si ottiene quando si ha miglioramento della condizione a seguito di una o piu' sedute di terapia manuale dei PT. E' ovvio che siccome tale terapia manuale non rimuove la costola cervicale, ma solo rilassa i PT, allora se c'e' miglioramento logica impone che la causa dei sintomi erano i PT, e non la costola cervicale.
- Angina, problemi cardiovascolari. In qesto caso, e' chiaro che a livello medico non dovrebbe essere possibile sbagliare diagnosi in quanto le moderne diagnostiche sono in grado di stabilire la presenza di anomalie cardiache acute o meno. Ma cio' che a volte mi e' capitato e' di incontrare persone che avvertono dolori o formicolii al braccio sinistro e alla spalla e si preoccupano di essere malate di cuore senza decidersi a farsi visitare dal cardiologo (spesso, anche perche' hanno avuto tali dolori per anni e realizzano che in fondo...sono ancora vive). Se avete tali sintomi, correte al pronto soccorso! Anzi no, non andateci di corsa! Ma chiamate un taxi o l'ambulanza! Ma se dopo le opportune analisi risultera' che avete il cuore di un leone, allora le probabilita' sono tutte a favore della diagnosi di sindrome miofasciale da PT negli Scaleni e in altri muscoli che causano simile sintomatologia. Allora una volta avuto il nula osta del cardiologo, cercatevi un buon terapista manuale e fatevi massaggiare quei PT.
Commenti
parziale calcificazione legamento interno
mi hanno diagnosticato la parziale calcificazione dei legamenti interni vertebrali a livello dorsale.
ora la pratica dello yoga, specie nella posizione dell'aratro (supino con le gambe portate dietro la testa) mi ha riacceso un dolore
dorsale che si irradia alla scapola destra, attraverso i romboidi.
il mio dubbio è questo: dolore causato da calcificazione o TP?
Se si trattasse dell calcificazione, come io penso, esistono soluzioni?
grazie
Angelo