Il Tensore della Fascia Lata - Pseudo Borsite Trocanterica

Troppo spesso, quando vi è dolore in prossimità di una articolazione, si assume che la causa del problema sia esclusivamente di natura infiammatoria o degenerativa. Così facendo però si trascura quella che l'esperienza ci dimostra essere la vera causa di molte sindromi dolorose, cioè la causa miofasciale da Punti Trigger.

Ciò è particolarmente vero nel caso di condizioni dolorose dell'anca che vengono quasi sempre attribuite a degenerazione dell'articolazione oppure a borsite, senza prima esplorare la possibile causa e soluzione miofasciale.

In questo caso, il responsabile primario potrebbe invece essere il Tensore della Fascia Lata. Anche quando vi è effettiva degenerazione della cartilagine, il dolore concomitante può essere spesso ridotto trattando i Punti Trigger del Tensore.

Di frequente poi, il dolore inizia o peggiora a seguito di una particolare attività o trauma fisico. Cercando di ricordare l'attività che ha innescato il dolore, è facile risalire al muscolo coinvolto. Nel caso del Tensore, si tratta di un muscolo piccolo ma estremamente attivo in quanto partecipa in svariati modi alle attività nella posizione eretta.

Il muscolo prende il suo nome dal fatto che mette in tensione la Fascia Lata e il suo forte tendine centrale (il tendine Iliotibiale) che terminano in prossimità del ginocchio e alla estremità superiore della Tibia.

Le funzioni del muscolo sono essenzialmente quelle di flessione dell'anca e del ginocchio, di stabilizzazione nella deambulazione, e di abduzione e inversione dell'anca.

Il muscolo viene sovraccaricato nella corsa e nelle lunghe camminate specialmente in salita o su piano obliquo come quando p.es. si corre sul ciglio della strada, oppure in attività che comportano ripetuta flessione dell'anca come le arti marziali, la danza e la ginnastica.

Una volta che si siano stabiliti i Punti Trigger, questi vengono aggravati dal mantenere una posizione di tipo fetale ovvero con le ginocchia vicine al petto per tempi prolungati.

Il paziente affetto da Punti Trigger del Tensore presenterà difficoltà ad estendere e ad addurre completamente l'anca e in casi estremi non riuscirà a far toccare le ginocchia se coricato di lato (il Tensore manterrà la gamba in abduzione contro la forza di gravità).

Il dolore riferito è avvertito principalmente al livello della articolazione dell'anca e del Trocantere Maggiore (la escrescenza ossea all'estremità superiore del Femore), e tale sintomo darà spesso origine a diagnosi erronee di Borsite Trocanterica se non addirittura di Artrosi dell'Anca.

Area del Punto Trigger (X) e del dolore riferito (in rosso) nel Tensore della Fascia Lata

Spesso il dolore si estende anche in basso lungo il Tendine Iliotibiale verso il ginocchio.

Per trattare il muscolo occorrerà innanzitutto individuarlo, il che si fa facilmente stando in piedi e alternando il peso da un piede al'altro, oppure ruotando il ginocchio all'interno, in questi casi il muscolo si contrarrà evidenziandosi al tatto.

I Punti Trigger sono in genere uno o due, spesso in profondità per cui occorrerà esercitare una certa pressione per raggiungerli. I pollici rafforzati o le falangi sono buoni strumenti per trattare il muscolo, come lo è una pallina da tennis o da ping-pong.

Un esercizio di stretching adatto consiste nel mettersi supini e nell'incrociare le ginocchia con la gamba da trattare inferiormente. Si userà quindi la gamba opposta per esercitare pressione adducendo la gamba da trattare (cioè tirando la gamba da trattare dal lato opposto del corpo) in modo ma mettere in tensione il muscolo.

È poi opportuno evitare fattori perpetuanti quali dormire o sedere con le ginocchia vicine al petto, correre su superfici oblique, correre con scarpe consumate ai lati, ripetere in maniera eccessiva e violenta senza opportuno riscaldamento e stretching, movimenti di sollevamento del ginocchio in avanti o diagonalmente (p.es. calci frontali nelle arti marziali).

Infine va notato che il Tensore della Fascia Lata può essere coresponsabile nella Sindrome dell'Anca a Scatto Esterna e che va pertanto trattato insieme al Gluteo Medio e Minimo in tale sintomatologia.

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Commenti

Complimenti per il sito e per il servizio veramente ben fatto !!!!

Quest'inverno ho avuto una tendinite al muscolo del quadricipite femorale della gamba sinistra con successiva perdita del tono muscolare che ha interessato un pò tutti i muscoli.

Lentamente, con fisioterapia e allenamento, stò riprendendo il tono muscolare, i muscoli che tardano a riprendersi sono il vasto mediale e il tensore della fascia lata; proprio in relazione a quest'ultimo muscolo volevo chiedervi se un'indurimento/dolore (come se ci fosse un livido) della zona sopra esterna sopra il ginocchio dove si inserisce può essere un segno che il muscolo stà riprendendo tono; in poche parole è normale che la ripresa del tono muscolare sia accompagnata dolori e piccole contratture?

Bisognerebbe capire la vera natura di questa "tendinite". In ogni caso, indurimenti o contratture nel corpo di un muscolo non sono niente di buono di per se e denotano Punti Trigger o tessuto cicatriziale, e in genere vanno massaggiati in maniera metodica.

Se il trauma e' recente e di tipo distrazione ovvero rottura del tessuto muscolare, il massaggio va fatto gentilmente a 90 gradi (perpendicolarmente) rispetto alle fibre muscolari. Se il problema e' cronico e di vecchia data, il massaggi va fatto piu' profondamente e logitudinalmente.

I muscoli amano il massaggio in tutti i casi!

Nel caso si trattasse di tessuto ciatriziale ci sono controindicazioni nel praticare attività sportive o stretching?

In genere ci sono solo controindicazioni quando il trauma e' recente. Quando il muscolo e' guarito invece l'inattivita tende a cronicizzare i postumi.

Tuttavia se il trauma non e' muscolare ma tendineo o legamentoso, allora i tempi di guarigione diventano molto piu' lunghi, per cui p.es. una lesione al Tendine di Achille richiede un riposo di mesi, mentre una distrazione ai muscoli del polpaccio richiede giorni o la massimo settimane di riposo.

La differenza risiede nella diversa quantita' di sangue che irrora i diversi tessuti.

Capisco siete stati utilissimi e gentilissimi.

Riguardo al mio infortunio; è stata una tendinite al quadricipite femorale con sindrome del piriforme da sovraccarico risalente a 4 mesi fa quindi non ci dovrebbero essere controindicazioni nel fare attività sportiva..viste le tempistiche....infatti a conferma di quanto avete indicato, i fastidi si attenuano non appena faccio un pò di movimento.

Inanzi tutto complimenti per i sito.Sono un triahtleta di 21 anni che da piu di un anno non riesce ad uscire da problemi di tipo posturale.tutto è iniziato con una infiammazione e livello del medio gluteo risultante da un arto rmn con indice di contrasto.IN seguito sono incorso in tendinite alla zampa d oca,tendinite rotulea e infiammazione alla benderella ileo ibiale(tutto nel ginocchio dx).Solo dopo piu di un anno si è capito fosse un problema di tipo posturale.Dopo la rieducazione posturale che mi ha messo quasi completamente a posto mi è rimasta una sensazione di blocco a livello dell anca sull tensore della fascia lata.Questo è molto rigido,sviluppato(piu del sx) e presenta delle specie di cordicine tipo corde di violino molto corte su tutto il tensore della fascia lata fino al ginocchio e a livello del gluteo(identico al disegno sopra mostrato!).Inoltre a causa dello squilibrio posturale si è venuta a creare la così detta anca a scatto(non dolorosa).Essendo rimasto sorpreso dell articolo qua presente che sembra presentare il mio problema volvevo chiedervi come poter risolvere questo blocco.grazie anticipatamente!vittorio

Automassaggio e stretching sono le vie da percorrere. Inoltre occorre ridurre o eliminare i fattori perpetuanti. P.es. io ebbi problemi di anca a scatto quando passai da una pratica di corsa lenta a un'allenamento di corsa veloce e sprint. Ritornando a fare lunghe distanze a passo di fondo il problema non si presentava.

Salve , sono un ragazzo di 37 anni, ho un problema ormai che mi affligge da + di un anno novembre 2009 per uno sforzo ripetuto in bici, dopo varie fisioterapie tekar 15 sedute,laser,ultrasuoni,tens,ma senza grandi risultati il mio ortopedico mi prospetta di eseguire un artroscopia,dopo aver visionato una risonanza in cui si prospettava una lesione ai menischi,ma in sala operatoria giugno 2010 mi dice che non c’è nulla di rilevante tranne una leggera condropatia che già sapevo,quindi intervento inutile,infatti il ginocchio mi è rimasto rigido e pastoso esattamente come prima,quindi mi prescrive un esame ecografico il 24/07/10 che ha evidenziato una tendinopatia,sia in sede di attacco prossimale che in sede distale del tensore della fascia lata. In sede prossimale, si segnala, inoltre, un edema, con finissime calcificazioni. Si riscontra, anche, un versamento, parzialmente organizzato, a carico dello sfondato sottoquadricipitale. Si trovano, anche, delle digitazioni sinoviali del corpo di hoffa. Si reperta, infine, la presenza di una piccola zona fibrotica a carico del terzo ineriore del vasto laterale."
Effettuo una nuova risonanza il 28/10/10,,ecco il referto:L'indagine rm è stata eseguita sui tre piani con sequenze T1,T2 E STIR,e con l'esecuzione di 80 scansioni.
Essa non mostra lesioni focali a carico dei legameneti collaterali,del tendine quadricipitale,del rotuleo e dei menischi.
Si segnala una modesta disomogeneità strutturale,con edema e verosimili parcellari,a carico dei legamenenti del pivot centrale.
La rotula in asse,con morfologia e dimensioni nella norma,presenta minimi segni di sofferenza condrale.
Il corpo di Hoffa è normale per volume ed intensità segnale,con presenza di minute digitazioni sinoviali.
Presenza di minimo versamento sia intra-articolare,che nel recesso retropatellare e nella borsa sottocutanea prepatellare.
Il Ginocchio è sempre pastoso e rigido non riesco a piegarlo dolore sotto rotuleo e dietro al ginocchio.
Cosa posso fare?Infiltrazioni?Artrocentesi nello sfondato visto che la zona dove si forma il liquido mi fa sempre male? O tentare con il laser hilt per asciugare il versamento e l’infiammazione ma ormai ci credo poco anche a questa soluzione.Ormai sono 14 mesi che soffro.Mi aiuti la prego.

Distinti saluti

Sforzi in bicicletta specialmente se il sellino e' troppo basso, possono compromettere il Quadricipite con attivazione di Punti Trigger che causano dolore in diverse zone del ginocchio, in particolare nell'area sotto la Rotula. PT nel Tensore della Fascia Lata causano invece dolore piu' alto e laterale.

La rimando all'articolo sul Quadricipite per ulteriori dettagli:

http://punti-trigger.com/node/34

La strategia del massaggio Punti Trigger consiste in massaggio profondo e focalizzato dei Punti Trigger del Quadricipite, e in stretching appropriati. Sarebbe interessante sapere se il versamento si e' verificato a seguito dell'attivita' sportiva oppure a seguito dei trattamenti medici.

Inoltre e' di fondamentale importanza individuare e rimuovere fattori perpetuanti. Si assicuri quindi che il sellino della bici non sia troppo basso.

Poi tutto sto danno mi è stato causato da continui scatti fuori sella con rapporti troppo agile,il versamento si è verificato in bici.
Ora mi hanno proposto un artrocentesi perche ho 5 cc di liquido accanto alla bandeletta ileo tibiale.

Il versamento fa pensare a un danno articolare o legamentoso, tuttavia in casi estremi, i PT del Quadricipite possono da soli deviare la Rotula a tal punto da causare infiammazione e borsite con conseguente accumulo di liquido.

In ogni caso, il muscolo contribuisce quasi sempre alla sindrome dolorosa.

Un vecchio rimedio casalingo che io uso da 30 anni per assorbire versamenti e' l'applicazione di cataplasmi di argilla verde bagnata (uno strato di argilla di circa 1 cm). Si puo' tagliare la punta a un vecchio calzettone e infilarlo sul ginocchio per tenere l'argilla in posizione. Quando l'argilla e' quasi asciutta, essa va rimossa. E' importante evitare che si secchi, va rimossa quando e' ancora un poco umida. Dopo qualche giorno di applicazioni regolari si dovrebbe notare un miglioramento. In ogni caso, non ha effetti collaterali e si puo' acquistare per pochi euro in qualsiasi erboristeria.

Quindi mettendolo anche sul ginocchio dove c'è un minimo versamento aricolare,mi aiuterebbe ad asciugare tutto sto liquido che causa infiammazione,quindi lascio perdere per adesso infiltrazioni o artrocentesi.Grazie

Si assicuri prima di tutto di ottenere il via libera dal suo medico curante.

L'argilla e' un antiinfiammatorio naturale, e mentre si asciuga tende ad assorbire liquidi tramite la pelle. Per questo occorre sostituirla prima che sia secca.

In ogni caso, versamento a parte, e a prescindere da danni al Menisco o ai legamenti, il massaggio del Quadricipite e' fondamentale per dolori al ginocchio di natura miofasciale.

Buongiorno,
ho letto con grande interesse il vostro articolo sui punti trigger del tensore della fascia alta e la possibilità di confondere problematiche di tale muscolo con una borsite trocanterica e mi complimento per la professionalità di questo sito.
Credo di riconoscere il mio problema in quanto descritto nell'articolo: ho 42 anni, pratico alpinismo (sebbene ora io sia fermo da 2 mesi) ed ho dei continui indolenzimenti, che a volte sfociano in dolore, nella zona del tensore della fascia lata di sinistra, con gonfiore ed inspessimento rispetto a destra. Le caratteristiche del dolore sono esattamente quelle descritte nell'articolo. Effettuo stratching e nuoto ma spesso la situazione peggiora, ho effettuato 7 TECAR sia nella zona del tensore che nella zona lombare, una ecografia che non ha rilevato problemi (se non delle calcificazioni di 3 millimetri nel punto di inserzione dei muscoli nel gran trocantere, ma niente di importante a detta dell'ecografista), una radiografia che non ha rilevato alcun problema all'anca e all'articolazione, 3 trattamenti osteopatici che mi fanno stare meglio per poche ore. Questo dolore si protrae da 2 mesi ed è iniziato con un indolenzimento nella zona del gluteo e del gran trocantere, semplicemente camminando per strada, e il giorno dopo mi sono svegliato con la zona gonifa, un forte dolore e impossibilità di muovere la gamba, sollevarla, aprirla, e stare in piedi o camminare. Il blocco è passato con 6 iniezioni di voltaren e muscoril. Se sto a riposo totale e al limite faccio un po' di stratching diventa un indolenzimento come da sforzo muscolare, se cammino, nuoto o vado in bicicletta la sera mi ritrovo più gonfio e con maggior dolore, anche se a premere non provo dolore, solo a muovere la gamba. Applicando ghiaccio il dolore si attenua.
Vorrei sapere quale è il metodo corretto di gestire e risolvere questo problema, da cosa è causato, a chi devo rivolgermi e cosa devo fare per poterlo eliminare e tornare alla mia pratica alpinistica che al momento è ferma, e al di là di quello anche la vita normale è limitata. Come intervenire sui punti trigger?
Ringrazio per eventuali vostri suggerimenti.
Cordiali saluti

Ovviamente vanno sempre esclusi problemi di altro tipo che sono poi competenza del proprio medico.

Se c'e' anche dolore nella zona del Gluteo probabilmente il Tensore non e' l'unico responsabile. Inoltre se c'e' vero gonfiore (magari accompagnato da calore nella zona rigonfia) ci puo' essere effettivamente coinvolgimento della Borsa che si infiamma spesso a causa del tendine di un muscolo cronicamente contratto che causa eccessiva frizione contro la struttura ossea (tipico caso si verifica nell'"anca a scatto").

La zona si presta ottimamente ad automassaggio con dita o palla da tennis contro il muro. Sarebbe opportuno estendere il massaggio a tutta la zona dei Glutei nonche' al Vasto Laterale (Quadricipite esterno). Lo stretching sarebbe se mai da rinviare a dopo avere disattivato almeno parzialmente i PT responsabili.

Buongiorno, ringrazio per l'inaspettatamente celere e gradita risposta. Potreste indicarmi a chi posso rivolgermi a Brescia che abbia seria competenza in merito ai PT per verificare il mio caso ed aiutarmi a risolverlo?
Ringrazio cordialmente
Roberto

Non so indicarle nessuno, c'e' comunque il Forum dove puo' provare a pubblicare una richiesta di terapista.

Comunque una volta che individua i PT responsabili (e per questo l'automassaggio e' l'unica via), poi un qualsiasi bravo massaggiatore, anche se non pratico di PT, potra' magari sotto sue istruzioni, lavorare sugli stessi in maniera piu' efficace.

Buongiorno, sono una donna di quarantaquattro anni che soffre da dieci anni per un dolore che interessa la zona del gluteo sinistro, il tensore della fascia lata ed il trocantere. Da due anni la stessa sintomatologia si è presentata nelle stesse zone, ma con minore intensità, anche al lato destro. Tali dolori sono fissi sia di giorno che di notte ed aumentano camminando. Gli accertamenti effettuati sono stati i seguenti:
RX bacino, RX del rachide in toto, RX al rachide lombo-sacrale, RMN al bacino, RMN all'encefalo e alla colonna vertebrale, RMN agli arti, TAC alle anche,eco-doppler, scintigrafia ossea, miografia, esami baropodometrici, ecografia muscolo-scheletrica. Da tutti questi esami si è evidenziato (dalla risonanza magnetica) una "tendinopatia inserzionale peritrocanterica di lieve entità" e (dalla ecografia muscolo-scheletrica) un "incremento di ecogenicità del tensore della fascia lata che appare disomogeneo, deformato in modo fusiforme, più ecogeno. Patologia inserzionale osteotendinea del sartorio deformato in modo fusiforme con calcificazione. Alterata ecostruttura delle espansioni tendinee del gluteo. a destra minore compromissione del gluteo con tendinosi del tensore della fascia lata. Incremento di ecogenicità dello psoas."
Le terapie effettuate (tutte senza alcun miglioramento nemmeno temporaneo)sono state: laser terapia, ionoforesi, radar, ultrasuoni, ipertermia, onde d'urto, infiltrazione con tossina botulinica nel piriforme, infiltrazioni di cortisone nella zona del trocantere, mesoterapia, massoterapia, correnti tens, tecarterapia, agopuntura, ginnastica posturale, manipolazioni osteopatiche, utilizzo di plantari, cure con antinfiammatori, cortisoni, miorilassanti, farmaci omeopatici, sulfamidici, neuropatici, integratori di vario genere.
In tutti questi anni il dolore ha avuto un andamento crescente e ad oggi, nonostante la molteplicità degli specialisti consultati, non è stata effettuata una diagnosi.
Le chiedo gentilmente se mi può aiutare a risolvere questo problema, non so più a chi rivolgermi e sono completamente disperata.Grazie.

Il massaggio mentre non fa mai male, se non e' mirato non risolve il dolore miofasciale. Occorrebbe trattare metodicamente Quadrato dei Lombi, Iliopsoas, Glutei, Piriforme, Tensore della Fascia Lata, e Vasto Laterale.

A livello di autotrattamento, il Quadrato e Iliopsoas danno buoni risultati a seguito dello stretching (vedere articoli specifici) mentre Glutei, Piriforme, Tensore e Vasto si prestano a soddisfacente trattamento usando una palla da tennis contro il muro oppure le nocche delle mani.

La ringrazio per la risposta immediata e le chiedo gentilmente se può darmi un suo parere sulla terapia delle radiofrequenze che,recentemente, mi hanno proposto al reparto di terapia del dolore dell'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, terapia che sinceramente ho rimandato per paura che possa peggiorare la mia situazione.

Se si tratta di Punti Trigger, occorre un intervento meccanico tipo pressione o stretching per disattivare il punto di contrattura. Non sono a conoscenza di successi con Punti Trigger usando radiofrequenze.

Per capire se possono essere i punti trigger all'origine dei miei problemi conosce uno specialista che a seguito di visita mi possa dare una risposta certa?
Lei eventualmente effettua visite private?
Grazie.

No, per richieste di terapisti si puo' usare il Forum nella sezione apposita.

In ogni caso il massaggio specifico dei Punti Trigger apporta spesso beneficio anche in quei casi in cui essi non sono la causa principale del dolore, in quanto la componente muscolare finisce per aggravare il dolore non miofasciale. Un esempio lampante e' quello del dolore al petto e braccio nei casi di malattie del cuore, che viene aggravato dal coinvolgimento dei Punti Trigger degli Scaleni.

Ciao ho letto il tuo annuncio e mi sono riconosciuta un pò nella tua problematica.
Soffro anche io di un dolore al gluteo e all'inserzione dell'anca ormai da 4 anni.
Mi sono state fatte diverse diagnosi da sindrome miofasciale, a sindrome del piriforme a borsite trocanterica.
Tanta fisioterapia ma senza risultati.
Ho fatto anch'io l'infiltrazione di botulino al piriforme ma senza risultato.
La radiofrequenza dove te la vogliono fare?
Mi piacere parlare con te in privato per confrontarci.
Ti lascio la mia email: franzy44@libero.it.
Grazie

Buongiorno,
ho letto tempo fa questo articolo. Ora che ho risolto il mio problema, vi racconto la storia. In agosto 2010 prendo una brutta botta durante un viaggio in jeep (allungamento e insaccamento colonna). Risolti con mobilizzazione temporanea e antinfiammatori. Poi dolori persistenti da novembre 2010 fino a qualche giorno fa, a livello coscia, borsa del trocantere, anca e parte della schiena. Di giorno, e di notte, impedendomi di riposare bene e portare avanti serenamente la mia attività di insegnante yoga. Impossibile stare seduta a gambe incrociate e mantenere a lungo qualsiasi posizione.
Trovo esattamente VERO quanto scritto: "Il dolore riferito e' avvertito principalmente al livello della articolazione dell'anca e del Trocantere Maggiore (la escrescenza ossea all'estremita' superiore del Femore), e tale sintomo dara' spesso origine a diagnosi erronee di Borsite Trocanterica se non addirittura di Artosi dell'Anca" Niente di più vero.
Queste sembrano gli esisti delle ecografie e radiografie che ho fatto. Confermate anche dal medico di base.
Di conseguenza mi sono sottoposta a visita fisiatrica, tecarterapia (per me nuova) che mi ha tolto l'infiammazione alla borsa trocantere permettendomi di camminare più liberamente e leggera. Poi osteopata per alleviare dolori lombari (con successo) e poter scendere dal letto senza mal di schiena e rifare il letto senza problemi. Poi antinfiammatori, di nuovo, per sopportare quel dolore interno mai andato a posto. Una sensazione di accavallamento, di incastramento a livello anca e inguine, molto interno. Continuando esercizi mirati e comunque esercitando yoga.
Applicazioni di argilla (terapie naturali antiche, come ultima spiaggia), mi hanno dato qualche sollievo temporaneo, ma non mi hanno sbloccata dal dolore interno. Poi una nuova spiaggia, incontro un signore conosciuto qualche anno fa, dotato di estremi poteri guaritori, che, senza neanche chiedermi cosa avevo, mi ha preso il ginocchio destro, e spingendo dentro il dito, nella fossetta interna, mi ha sbloccato un primo nervo accavallato. Poi è passato al muscolo della coscia, spingendo dentro il pollice come a volerlo appiattire contro l'osso (un male allucinante), e poi massaggiando anche la parte posteriore dell'anca, dalla schiena e su fino ai dorsali. Ha raddrizzato praticamente tutta una strada di nervi. Sono tornata nuova! in meno di cinque minuti. "Avevi un nervo accavallato. Perché soffrire così" Un sollievo, anche salendo in auto, scendendo. Certo sono un pò indolenzita ora, dopo mesi in queste condizioni. Ma ora sto bene. Quello che mi chiedo è perché spiegando i dolori, le sensazioni a tutti questi medici, nuovi operatori terapeutici, nessuno è riuscito a capire cosa avevo. Ci siamo indirizzati sempre alla parte finale dove sentivo dolore, la schiena, l'anca e la coscia. A parte il dolore protratto per mesi, anche tutto il resto della vita che ci ruota intorno viene alterato. I rapporti con gli altri, il non poter fare le cose di sempre, gli umori, le delusioni di non risolvere il caso.
Mi sembra di essermi risvegliata da una forte prova fisica.
Grazie a internet ho trovato questo sito. Davvero interessante e di grande aiuto. Grazie a voi.
Lina

Sono felice di sapere che il suo problema e' risolto, tuttavia il concetto di "raddrizzare i nervi" mi e' alquanto nuovo e sarebbe interessante sapere qualche dettaglio in piu sui punti anatomici massaggiati.

Mi preme inoltre precisare che esercitare pressione diretta su tessuto nervoso e' da evitare in quanto, a differenza del tessuto muscolare, il tessuto nervoso si danneggia se compresso con forza - e alla base di molte sindromi dolorose c'e' proprio una compressione eccessiva di un nervo da parte du muscolatura contratta da Punti Trigger. Per cui ritengo che il signore in questione abbia appunto massaggiato muscoli e Punti Trigger, oppure gli agopunti della medicina orientale, non nervi.

In ogni caso tutto e' bene quel che finisce bene, cordiali saluti.

forse, mi esprimo con termini non appropriati (nervi, muscoli) utilizzando parole che mi ha detto quel signore.
Io li chiamo nervi, come lui, ma sicuramente è andato a stimolare dei punti ben precisi. E ora veniamo a qualche dettaglio. La riabilitazione si è svolta facendomi sedere su una comune sedia con braccioli, schiena ben dritta. Lui ha preso tra le mani la mia gamba destra, sedendosi di fronte. Con il pollice destro è andato a massaggiare la fossetta interna, di fianco alla rotula, spingendo verso l'alto (qui non ho sentito dolore). Ho piegato la gamba. Poi partendo dalla parte centrale superiore del ginocchio, dove inizia la coscia, ha affondato il pollice, e lentamente ma con forza, seguendo la linea dritta fino all'attaccatura della gamba, ha spinto e massaggiato profondamente, in su e poi di nuovo. Ci è passato forse 4/5 volte max. Qui ho sentito parecchio male perché ho anche una calcificazione sul trocantere.. poi passando all'anca, mi ha messo quattro dita sulla cresta iliaca, spingendole dentro (senza dolore). Per terminare una massaggiata sulla parte del grande dorsale dx.
Qualche movimento in avanti e indietro, di fianco, da un lato all'altro (mantenendo il corpo sciolto in modo che lui potesse muoverlo senza rigidità). E via.
Ho ripreso bene a praticare yoga. Sto seduta bene, ma non voglio comunque esagerare. Si sente l'indolenzimento...è come se adesso le parti intorno alla parte "raddrizzata" debbano iniziare a riprendere il giusto assestamento.
Eseguo giornalmente esercizi di stretching leggero e yoga. Ma decisamente sono tornata a vivere bene.
Grazie ancora.
cordialità
Lina

Sarebbe auspicabile un ritorno da parte dei medici sia generici che specialisti del campo ortopedico, alle terapie manuali. Purtroppo Travell e Simons sembrano essere le classiche eccezioni. Non essendo medici, molti ottimi terapisti sanno cosa fare ma non sempre sanno come spiegarlo in maniera "scientifica" e col gergo adeguato. Ma quello che conta, in primo luogo, sono sempre i risultati, quindi "giudicateli dai loro frutti".

In ogni caso cara Luna e' consigliabile continuare con massaggio e stretching in quanto un problema serio come quello che ci descrivi tende a imprimere, come tutti i traumi profondi, una memoria a livello muscolare e richiede tempo e pazienza per una completa guarigione, nel senso che il problema puo' in un primo momento passare allo stato latente e quindi non causare dolore, ma puo' riattivarsi se subentra un trauma minore specifico oppure un'attivita' stancante che riattivano la memoria muscolare del trauma, per cui un regime di mantenimento anche quando il dolore e' scomparso e' saggia cosa da intraprendere.

Buongiorno
anche io mi riconosco nel tuo perverso di dolore. Ho 47 anni e soffro da più di un anno. ..devo iniziare ciclo di massaggi e mesoterapia ma sono molto sfiduciata.ti Prego di aiutarmi dandomi gentilmente un modo per mettermi in contatto con la persona che ti ha fatto stare meglio . grazie mille

anch'io soffro talmente tasnto da non riuscire a dormire alla notte. Ho fatto infiltrazioni e tecar senza risultato , ti prego mi puoi inviare il nome del signore che ti ha sbloccata.
grazie di cuore
il mio indirizzo mail è civus@libero.it

Cara Luna,puoi darmi i riferimenti del guaritore.?Io ho una borsite del trocantere che non mi consente di camminare per piu' di cinque minuti,dolore all'inguine,gluteo e bruciore lungo la gamba.A volte anche a riposo mi sembra di avere un chiodo conficcato nel gluteo.Gli antinfiammatori hanno dato scarsi risultati.Sto facendo idrokinesiterapia,posturale e fisioterapia ma con scarsi risultati.
Ti ringrazio.
Apprezzo ogni tipo di consiglio in merito.

Ho letto il tuo post ora perchè cercando su internet volevo anch'io di risolvere il problema che è del tutto simile a quello che descrivi tu, anche il percorso che sto facendo è lo stesso ma risultati pochi. Se puoi ti dispiacerebbe inviarmi il nome o i recapiti di quel guaritore che ti ha risolto il problema? grazie.

Ciao ho letto il tuo messaggio e mi ritrovo pienamente nella problematica da te descritta.
Io è da circa un anno che combatto con un forte dolore all'anca dx che si irradia nella parte laterale del quadricipite e sul gluteo (verso la zona lombo-sacrale).
Premetto che da risonanze magmatiche effettuate non mi hanno diagnosticato nessun tipo di ernia.
Ho fatto e sto facendo una miriade di terapie ( massaggi, ultrasuoni, elettro stimolazioni ecc...) e su consiglio medico sto facendo molto movimento accompagnato da stretching quotidiano.
Purtroppo il problema persiste ....soprattutto quando sto seduto, sdraiato e alla guida!!!
Credi che il signore che ti ha aiutato possa aiutare anche me?
Mi manderesti i suoi contatti???
Ciao
Grazie

Ho letto la descrizione della tua situazione ed ho notato che il mio problema è del tutto simile a quello che illustri tu.
Se puoi ti dispiacerebbe inviarmi il nome o i recapiti di quel guaritore che ti ha risolto il problema? grazie.

Salve a tutti, leggo con rammarico che ci sono sempre più persone con lo stesso problema. Purtroppo il signore che mi ha aiutata ha lasciato il suo corpo. Mi spiace che non ci sia un erede con le sue qualità sensitive.
L'unico consiglio che posso darvi é di affidarvi ad un bravo osteopata. Sono figure professionali che si lasciano spesso come ultima spiaggia, anche visti i costi. Sono sedute che andrebbero ripetute nel corso dell'anno, come si fa con l'automobile. A lei il tagliando, le cure, la manutenzione, ma il nostro corpo lo curiamo solo quando ci dà dei disagi.
Il guaritore comunque era di Tirano, si chiama Rossi Alessandro.
Auguro a tutti di poter trovare sollievo.Un abbraccio
Luna

Ciao mi puoi contattare via e-mail e darmi il contatto di questo curatore,è da tempo che mi trascino un problema molto simile al tuo.
Grazie.
Guido

Perdona ritardo nel risponderti, ma ero all'estero da tempo.
Mi spiace Guido che abbia questi problemi non ancora risolti. Purtroppo la persona che mi aveva sistemata per bene ci ha lasciato e non dispongo di altri nominativi.
Ti posso dire che di tanto in tanto, visito il mio osteopata che mi da una raddrizzata generale in un paio di sedute.
E' molto bravo, giovane ma con due mani d'oro e un'esperienza profonda del corpo umano.
Hai già provato?
Fammi sapere.
Buona Vita
Luna

ciao linaho letto ora qusto tuo intervento.soffro di QUESTO PROBLEMA DACIRCA TREANNI HO PROVATO OGNI COSA SENZA soluzione.mi potresti dire chi è questo "guaritore" .lo raggiungo in ogni parte d'itia.sono orami davvero al limite dell'esasperazione.

Ho letto del problema e di come l'hai risolto; sarebbe possibile avere un contatto della persona (manipolatore) che ti ha risolto l'accavallamento? Grazie

Ciao Lina. Chi è questa persona che ti ha guarita. Io da più di 3 mesi soffro di pseudo trocanterite e contrattura al piriforme. O'er ora fatto di tutto e di più senza risultati. Tecar, ultrasuoni, massaggi, osteopata, onde d'urto, l'ultima lunedì infiltrazione di cortisone e trattamento dry needling, senza risultati, anzi, riacutizzato di più il dolore. Se mi vuoi scrivere in privato patrizia1964@hotmail.it. Ti ringrazio. Buona serata

Ciao,
cercando su internet lumi sul mio problema, sono arrivato a questa pagina.
Bene, vi spiego la mia storia.
Sono un ragazzo di 27 anni. Ho iniziato a fine settembre una preparazione con una squadra di calcio dilettantistica, dopo vari anni (circa 5) che non giocavo più a livello agonistico, ma solo a livello amatoriale con amici.
Dopo due settimane di preparazione mi sono dovuto fermare, un dolore lancinante nella zona del trocantere sx, tale da non riuscire più a correre o a salire le scale. Ho cercato di ricordare un movimento brusco che ho fatto, ed effettivamente un movimento strano che mi aveva causato dolore lo ricordo, ma in quel momento non lo presi in considerazione. I giorni dopo iniziai a sentire questo dolore.
Sono andato inizialmente dal fisioterapista, che mi ha sconsigliato di fare ecografie e raggi perchè si trattava sicuramente di una borsite. Ho fatto un mese e mezzo di ultrasuoni e magnetoterapia nella zona della borsite, ma la situazione non era cambiate per nulla.
Allora decisi (inizio dicembre 2010) di andare dall'ortopedico. Lui mi fece subito una ecografia, dicendomi che la borsa trocanterica era perfetta!!! Mi parlò dunque di lombosciatalgia, perchè effettivamente il dolore mi partivadal gluteo e scendeva lungo la parte laterale dell'anca, anche se non arriva mai in fondo fino al ginocchio, ma si ferma all'anca e a volte a metà coscia (sempre parte laterale).
Mi diede degli antiinfiammatori per un mesetto credo. Poi arrivò Natale, le feste ed io decisi di non tronare più a giocare dopo aver perso praticamente metà stagione. Decisi di non fare più attività sportiva, sperando che con il riposo passasse tutto.
Sono passati 5 mesi dagli antinfiammatori, e la situazione è identica. Solito dolore.
Non so più che fare! Cosa mi consgliate?
Il dolore nel trocantere è così forte da non poter stare appoggiato sul fianco sx appoggiando il bacino.
Secondo voi può essere quindi il tensore della fascia lata? In tal caso cosa dovrei fare? Ed è normale che da ottobre ad ora, stando a riposo, non mi sia passato?
In 27 anni non ho mai avuto problemi di questo tipo.

@Luna
Di che zona sei? Magari potresti farmi conoscere il tuo guaritore! Sono disposto a tutto ormai.

Salve Antonio,
e' tipico dei Punti Trigger non scomparire sempre col semplice riposo.

Sarebbe interessante avere piu' dettagli sul particolare movimento che ricordi come inizio del dolore.

Puoi procurarti una palla da tennis e infilandola dentro un calzettone in modo da poterla manovrare meglio, puoi massaggiare la zona del Tensore e la zona dei Glutei (particolarmente il Gluteo Piccolo) soffermandoti sui punti muscolari particolarmente dolenti. Inoltre in tutti i casi di possibile sciatica vanno fatti gli esercizi di stretching e possibilmente il massaggio, per Quadrato dei Lombi e per Iliopsoas. Prova metodicamente per qualche minuto al giorno per un paio di settimane prima di trarre conclusioni.

Salve, grazie per la risposta.
Qualche giorno fa ho comunque fatto la radiografia scrittami dall'ortopedico tempo fa, e l'esito è stato: rotoscoliosi sn- convessa con inizio di spondilosi.

Sono messo male?

La scoliosi c'era verosimilmente anche prima, comunque sia scoliosi che la spondilosi si controllano col rilasciare i Punti Trigger di Quadrato, Psoas e altra muscolatura vertebrale in modo da aumentare gli spazi intervertebrali.

Eccomi di nuovo.
Ho appena preso l'esito della RMN lombo sacrale. Oltre alla lieve scoliosi già individuata nelle radiografie, è stata individuata una piccola cisti perineurale S2.
Continuo a non capirci più nulla! Neanche la RMN ha chiarito tutto! Io intanto non riesco a star seduto sulla sedia senza essere insofferente!
Dalla RMN, secondo voi, sarebbe emerso se c'era qualcosa al tensore della fascia lata o al muscolo piriforme?

I Punti Trigger non sono visualizzati dai normali esami come radiografie o magnetorisonanze. Sono spesso individuabili dal tocco di mano esperta e in ogni caso sono dimostrati quando la condizione migliora dopo massaggio specifico.

Caro Antonio, mi spiace quando leggo di queste cose e non se ne viene a capo.
Io sono di Sesto in provincia di Milano e la persona che mi ha sistemata è a Tirano.
Sono andata e tornata in una mattina e devo dire che in cinque minuti mi ha sistemata.
E sto seguendo i consigli avuti per continuare con alcuni massaggi visto che i muscoli hanno una memoria di elefante. Infatti, appena eseguo qualche asana (posizione yoga) più intensa, inizio a sentire un bruciore. ma con dovuti esercizi va a posto. Non soffro più di quel dolore costante da novembre. Quanto ho patito....
Visto che non compare l'indirizzo mail, te lo trascrivo qui, se mai volessi contattarmi direttamente:
lucideldeserto@yahoo.it
Forza! vediamo di stare bene
Luna

Mi intrometto solo per dire che se vi registrate al sito, non e' piu' necessario pubblicare il proprio indirizzo email, ma e' possibile contattarsi fra utenti in forma anonima, visitando il profilo dell'altro utente, e semmai comunicare la propria email solo all'occorrenza e in privato senza che sia visibile al grande internet con tutti i suoi spambots, viagra pills, US green card lotteries, eredita' miliardarie dalla Nigeria, ecc. ecc.

ciao guarda io studio osteopatia da 3 anni e giusto la settimana scorsa abbiamo affrontato le differenze tra le varie "patologie"che possono dare questi sintomi. ho letto anche gli altri post ma ti rispondo qui senno faccio confusione. Borsite non è se la borsa è intatta, lombosciatalgia in assenza di ernie non lo è. La scoliosi probabilmente ce l'hai da sempre quindi non puù essere il problema e poi la maggior parte della popolazione ha scoliosi, la vera rotoscoliosi è quella con il gibbo (tipo gobbo di notre dame). Stessa cosa per la cisti a livello di S2, che in ogni caso darebbe sintomi più posteriori in quanto il nervo da li uscente innerva bicipite femorale, elevatore dell'ano, glutei e poi darebbe sintomi viscerali poco divertenti.
La pseudo borsite trocanterica si chiama così proprio perchè da i sintomi di una borsite ma in realtà il problema è il tensore quindi il trattamento dei trigger è l'ideale. Ti posso consigliare un fisioterapista oppure un osteopata (iscritto al ROI mi raccomando)
buona guarigione!

ciao antonio volevo sapere se avevi risolto in qualche maniera ,anche io ho avuto un incidente identico al tuo ...e' da ottobre che sono in ballo e' ho provato di tutto ma non riesco a risolvere..grazie
luca.785@hotmail.it