L'Elevatore della Scapola, il muscolo dei torcicolli

Chi non ha mai sofferto di un attacco di torcicollo? Del tipo che non permette di girare la testa quando si sta facendo retromarcia? Ebbene il responsabile è l'Elevatore della Scapola, o meglio i suoi Punti Trigger.

Il dolore riferito causato dalla disfunzione dell'Elevatore si manifesta principalmente nelle zone dell'angolo del collo e del bordo vertebrale della Scapola, e in alcuni casi può anche estendersi al retro della spalla. Il problema è molto comune, perché spesso, oltre a crisi acute di torcicollo estremamente dolorose, si ha rigidità cronica dovuta a Punti Trigger latenti nell'Elevatore. Tale rigidità si manifesta con difficoltà nel ruotare la testa verso il lato coinvolto in quanto il muscolo si oppone a ulteriore contrazione. Tuttavia nei casi acuti si avrà in misura minore anche difficoltà e dolore nel ruotare la testa verso il lato opposto a quello coinvolto, in quanto il muscolo si opporrà anche ad ulteriore allungamento. La persona allora sarà costretta a ruotare l'intero tronco per guardare di lato e assumerà quindi un atteggiamento "meccanico", "robotico", o "legnoso" facilmente individuabile dall'occhio esperto del bravo terapista.

Detto per inciso, lo stereotipo della persona anziana che si muove in maniera non fluida, deriva precisamente dall'accumulo dei Punti Trigger nel corso della vita. Massaggio Punti Trigger, stretching e discipline tradizionali come lo Yoga sono il migliore antidoto contro tale presunto destino, nonostante gli anni.

In misura minore, il problema dell'Elevatore comporterà anche un lieve piegamento nel piano coronale (piano parallelo alla fronte, che divide fronte e retro) della testa verso il lato coinvolto. Tuttavia un marcato piegamento di questo tipo del collo è sintomo di disfunzione dello Sternocleidomastoideo. Il vero sintomo dell'Elevatore resta quindi la difficoltà di rotazione della testa.

Anatomia

L'Elevatore si attacca superiormente ai processi trasversali delle prime quattro cervicali, e inferiormente al bordo vertebrale della Scapola fra il suo angolo superiore e la radice della spina scapolare.

Un dettaglio utile da conoscere per il massaggio è che le fibre del muscolo seguono un percorso leggermente attorcigliato o a spirale in quanto la fibra superiore che si attacca alla prima vertebra in alto è anche quella che si attacca al punto più basso nella Scapola, oltre ad essere la più superficiale, mentre la fibra che si attacca alla quarta cervicale è anche quella che si attacca al punto più alto della Scapola, oltre ad essere la più profonda, e il risultato di ciò è che il muscolo è leggermente "attorcigliato" come si può confermare al tatto.

Funzioni

Come dice il nome, l'Elevatore ha fra le sue funzioni principali quela di elevare la Scapola.

L'altra funzione principale è quella di rotare la testa quando la Scapola è stabilizzata. Infine in coppia gli Elevatori controllano la testa quando questa si piega in avanti.

Fattori scatenanti e perpetuanti

Se teniamo a mente quali sono le funzioni primarie del muscolo, non sarà difficile immaginare le attività e posture che tendono a causare e perpetuare i Punti Trigger dell'Elevatore.

Innanzitutto, il lavorare col collo ruotato di lato come p.es. scrivere al PC guardando un testo posto di fianco.

Altre cause sono p.es. il tenere la cornetta del telefono con la guancia, il portare una pesante borsa con la cinghia su una spalla (e questo disturba anche gli Scaleni), il dormire di lato senza cuscino, il camminare con un bastone troppo lungo.

Inoltre certi tipi di esercizi possono sovraccaricare il muscolo, in particolare quelli che comportano l'alzare le spalle sotto carico.

Incidenti di tipo automobilistico ("colpo di frusta") danneggiano poi l'Elevatore spesso bilateralmente in quanto entrambi i muscoli si irrigidiscono per proteggere il capo.

Infine, lo stare a lungo con la testa china in avanti come per leggere un libro poggiato su una superficie bassa, è motivo di stress e disfunzione per entrambi gli Elevatori.

Il muscolo è anche sovraccaricato a causa di abitudini e stress psicologici che si manifestano col classico atteggiamento espressivo e protettivo del tenere le spalle alzate. In questo caso è importante correggersi con pazienza nel tempo lavorando su se stessi per creare l'abitudine opposta di mantenere sempre le spalle basse, rilassate, e ferme (evitare di "gesticolare" con le spalle - il mondo lo porti pure qualcun'altro 'Atlante' sulle spalle).

Quando poi il muscolo nasconda Punti Trigger latenti, un colpo di freddo o aria condizionata sono classici fattori scatenanti per il torcicollo.

Trattamento

Innanzitutto si osservi la persona: si muove come un manichino, ruotando l'intero busto per guardare di lato? Riesce a ruotare la testa in ambedue le direzioni? È la testa piegata leggermente verso una spalla? Ma se la testa è marcatamente piegata, si tratti lo Sternocleidomastoideo parallelamente.

I Punti Trigger dell'Elevatore sono essenzialmente in due zone, una essendo l'attaccamento alla Scapola e una nell'angolo del collo. Il Punto Trigger principale è quello nell'angolo del collo, ma esso è anche il più arduo da individuare in quanto è nascosto dal Trapezio. Infine ci può essere un Punto Trigger più in alto verso la parte superiore del collo. È quindi importante per massaggiare il Punto Trigger principale, che il Trapezio sia rilassato in modo da poter penetrare o accerchiare le sue fibre e raggiungere il Punto Trigger dell'angolo del collo col pollice rafforzato o le nocche. Occorrerà una buona pressione per raggiungere tale punto.

Il Punto Trigger dell'angolo superiore della Scapola è invece facilmente individuabile ma non è quello che, massaggiato, risolverà un attacco acuto di torcicollo. Pertanto, ci si familiarizzi con l'anatomia dell'Elevatore in modo da essere in grado di individuare il Punto Trigger principale dell'angolo del collo.

Infine, non ci si dimentichi di trattare il Punto Trigger superiore, con pollice rafforzato o prima falange.

Lo stretching si potrà fare una volta che la crisi acuta sia stata controllata, seduti su uno sgabello, preferibilmente sotto il getto di una doccia calda per rilassare le spalle, piegando la testa verso il lato non coinvolto mentre il braccio del lato coinvolto si porta in basso per massimizzare l'allungamento. Tale stretching coinvolge anche gli Scaleni, in particolare il Medio.

Un esercizio di maggiore intensità è il seguente: si afferrino due manubri da 5kg - 20kg ciascuno (a seconda della statura e muscolatura) e si rilassino le spalle tenendo i manubri stretti mentre si sta in piedi. Sempre tenendo le spalle basse, si ruotino le spalle alternativamente in avanti e poi indietro 10-50 volte. È bene iniziare tale esercizio con poco peso e aumentare il peso gradualmente, badando bene a tenere sempre le spalle rilassate e basse e a controllare il peso con gentilezza e lenti movimenti. Tale esercizio non deve essere fatto durante una crisi acuta ma solo dopo che il dolore acuto sia stato controllato col massaggio dei Punti Trigger. Di nuovo, tale stretching dinamico sotto carico coinvolge anche gli Scaleni.

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Commenti

Ciao,
Volevo chiedere se le croci gialle che compaiono sul disegno sono i pt.
grazie
Marcello

Si, esatto.

Una disfunzione cranio cervico mandibolare (DCCM) che si potrae negli anni può essere la causa di una sindrome dell'elevatore della scapola o di un'infiammazione di questo muscolo?
Una DCCM potrebbe avere ripercussioni anche a livello di bacino causandone una rotazione ?
Un'esempio pratico:
Una laterodeviazione a destra della mandibola potrebbe causare dolori e blocchi alla spalla destra? nonchè una dismetria del bacino (più alto a sinistra) ?

E' difficile stabilire la portata di determinate disfunzioni. Sicuramente una disfunzione di questo tipo specialmente se cronica, tende a propagarsi. Tuttavia, l'ottica del massaggio dei Punti Trigger tende ad essere molto pratica e concreta.

Supponiamo che una DCCM nel corso degli anni si sia propagata fino al bacino, ma cio' puo' solo significare che ha generato Punti Trigger secondari con effetto a cascata nei muscoli competenti per le varie zone riferite, e finche' tali PT secondari non vengono disattivati, il problema sussiste.

In altre parole, si scompone il problema trattando individualmente i muscoli responsabili delle diverse zone di dolore riferito e/o disfunzione, e non sempre e' possibile stabilire quali siano i PT primari e quali i secondari. L'obbiettivo immediato del terapista e' l'eliminazione del dolore e della disfunzione. Cio' si ottiene trattando i muscoli competenti per le varie zone.

P.es. il Massetere sarebbe il primo muscolo da trattare, con tecnica intraorale, nel caso di disfunzioni mandibolari. Gli Scaleni, i Rotatori della spalla, il Levatore ecc. sarebbero quelli da trattare per il dolore alla spalla. Quadrato, Psoas, e Glutei per il bacino, ecc.

Ok, scendendo nel concreto, le seguenti problematiche muscolo-scheletriche potrebbero in realtà avere un'unica origine da ricercare in una disfuzione cervico-cranio-mandibolare?

Latodeviazione a sinistra della mascella
Ipertrofia del muscolo massetere
protrusione c4-c5 con prevalenza a sinistra
spalla destra più alta della sinistra
blocco della scapola destra (muscolo elevatore della spalla)
bacino più alto a destra
bacino ruotato verso verso sinistra.
contratture al gluteo destro

Onestamente, lo dubito. Ma occorrerebbe chiederlo ad un esperto di tale disfunzione. Personalmente, sono scettico ogni qual volta viene presentata una qualsiasi problematica particolare nei termini di "causa di tutti i mali".

Detto questo, una condizione di tipo imperfetta occlusione sicuramente sara' un fattore in una serie di problemi. Dal punto di vista del massaggio PT, si puo' procedere a lavorare su Massetere, Temporale, e Pterigoidei per la sintomatologia facciale, e sugli altri muscoli per le altre sintomatologie. Non mi aspetterei che semplicemente lavorando sui masticatori, automaticamente scomparissero i problemi non facciali (ma sarebbe interessante fare l'esperimento, chi lo sa?)

Il punto e' che anche se supponiamo la disfunzione come causa di tutti gli altri problemi, una volta che si sono generati i Punti Trigger nelle altre muscolature, essi prendono una vita per cosi' dire autonoma in quanto un PT e' una crisi biochimica locale con errato segnale al cervello il quale non invia piu' alle fibre muscolari coinvolte l'ordine di rilassarsi. Pertanto si crea un circiolo vizioso che va interrotto meccanicamente con la manipolazione del punto di contrattura. Un po' come il genio della lampada che una volta tirato fuori poi fa come gli pare.

Quindi anche se teoricamente la disfunzione fosse la causa, in pratica una volta che si sono stabiliti i PT nelle varie muscolature, essa andrebbe considerata come fattore perpetuante ma non come causa assoluta dei problemi locali.

Una prova poi che la disfunzione non puo' essere causa assoluta, e' che problemi come bacino ruotato e Gluteo contratto possono anche e contemporaneamente essere causati da ben altri fattori.

Da mesi soffro di un dolore localizzato nella zona tra scapola e il collo (principalmente sul lato destro), mi è stata diagnosticata una cervicobrachialgia con spalla congelata e le analisi (RM) hanno evidenziato 4 protrusioni cervicali che però a detta degli ortopedici e dei neurologici non dovrebbero causarmi eccessivi fastidi tranne occasionali formicolii alla mano destra; ho sempre praticato sport e da anni soffro di sporadici blocchi alla spalla destra nonchè di torcicollo sempre a destra.

Per curare le protrusioni e la cervicobrachialgia ho fatto il cortisone ma non mi è servito a niente; altro indizio che non sono le protrusioni ad avermi causato il blocco del braccio destro; ho provato con la rpg souchard ed ho avuto qualche piccolo miglioramento; tuttavia la terapia a base di rpg è risultata essere troppo dolorosa e dopo l'ultimo blocco al collo ho deciso di interromperla.

L'ultimo torcicollo si è verificato in seguito a manovre che la terapista ha fatto all'articolazione del braccio destro, SENZA LAVORARE SUL RACHIDE CERVICALE, con l'intenzione di recuperare ulteriormente l'articolarità del braccio...con il risultato che sono stato 6 giorni a letto.

Ogni volta che lavoro sul braccio destro poi ho seri problemi al collo e alla scapola, con comparsa di contratture sempre localizzate nei soliti punti (sul trapezio alla base del collo e poco sotto la scapola destra).
Osservando le due scapole si nota che una scapola é più alta dell'altra.

Riesco comunque a muovere il collo (seppure con difficoltà), quando piego la testa all'indietro ho un dolore alla base del trapezio.

Tutti queste problematiche che perdurano ormai da anni possono essere collegate al muscolo elevatore della scapola che lavora male per qualche disfunzione posturale? Cosa potrebbe essere questo problema posturale?

I primi responsabili delle problematiche di collo, spalle, braccia e zona scapolare, sono gli Scaleni. Sono muscoli decisamente non facili da capire e da trattare, tuttavia finche' non si disattivano i PT degli Scaleni, e' spesso inutile procedere agli altri coimputati, quali p.es. Levatore della Scapola, Romboidi, Rotatori della Cuffia, o Pettorali.

Gli Scaleni possono causare protrusioni cervicali, dolori alla spalla, dolori interscapolari, dolori al petto, dolori e formicolii lungo il braccio e alla mano, dolori cervicali.

Una strategia razionale sarebbe: 1) trattare gli Scaleni, e solo dopo, 2) trattare i Rotatori della Cuffia 3) trattare il Levatore della Scapola e i Romboidi

Un buon esercizio di stretching dinamico si ottiene facendo circonduzioni della spalla a braccia rilassate e sotto carico, cioe' si impugnano due manubri e in posizione eretta, tenendo braccia e spalle rilassate, si ruotano le spalle alternativamente nelle due direzioni di rotazione. In tale modo si rilassano Scaleni e Levatori della Scapola. Tuttavia durante una crisi di dolore acuto e' meglio fare solo massaggio finche' la situazione dolorosa non sia migliorata.

ok.
Ma per far disattivare i TP dei muscoli scaleni qual'è la figura professionale di riferimento alla quale mi conviene rivolgermi? Osteopata, Fisiatra, Fisioterapista, chiropratico?
Sino ad oggi chiunque mi ha lavorato sul braccio, sul collo o sulle spalle mi ha sempre fatto più male che bene, quindi sono molto timoroso nel farmi trattare nuovamente.
All'inizio mi avevano addirittura consigliato consigliato di andare in piscina con il risultato che ho peggiorato la situazione; adesso per fortuna inizio a stare un pò meglio, ma appena faccio piccolo sforzo ecco che mi blocco nuovamente alla scapola e al collo.

Purtroppo la pratica terapeutica dei Punti Trigger non e' ancora molto diffusa e ci si deve affidare alle iniziative individuali di singoli professionisti quali fisioterapisti e massaggiatori che decidono di approfondire la tematica. Quindi tutt'oggi non e' possibile indicare una figura professionale ma occorre interpellare i singoli professionisti.

La persona piu' adatta resta il massaggiatore, in quanto possiede le doti manuali per applicare le tecniche in modo appropriato. Tuttavia in genere i semplici massaggiatori ignorano la parte teorica, ma non c'e' niene di male se il cliente informato la spiega loro prima della sessione di massaggio.

Quanto alle esperienze negative riportate, su questo sito si ripete costantemente il concetto che nel caso dei PT, manipolazioni forzate e esercizio fisico possono aggravare la situazione in quanto un PT attivo si oppone dolorosamente ad ulteriore sollecitazione, per cui il primo approccio da attuare e' sempre il massaggio specifico, e solo dopo avere almeno parzialmente disattivato i PT, si possono aggiungere altri approcci.

In rari casi, determinati esercizi e streching sono efficaci da subito, e tali casi sono notati su questo sito ma solo dopo essere stati debitamente sperimentati nella pratica clinica.

Un'ultima domanda; i punti trigger dell'elevatore della scapola sono soltanto nella parte posteriore della zona collo/spalla o sono anche nella parte anteriore, per esempio di fiano all'altezza della seconda costa?
La mia domanda sorge dal fatto che in quella zona ho un evidente dolore alla palpazione e se non sbaglio corrisponde a quella dove si trova la scapola.

Graie mille per le vostre rispote e per il vostro servizio (utilissimo !!!)

I PT dell'Elevatore sono nella parte posteriore, e sono indicati nella figura dell'articolo, dalle "X" gialle mentre il campo rosso indica il dolore riferito (chiedo scusa per le limitate capacita' grafiche).

Non sono sicuro di capire bene a quale altra zona si fa riferimento: se alla zona anteriore e laterale alla base del collo e al di sopra della clavicola, allora si tratta degli Scaleni.

Sì i miei problemi sono principalmente alla zona laterale del collo, (irrigidimento), e alla zona alla base del collo vicino al capo pettorale, e dietro alla scapola, dopo la fase acuta iniziale adesso muovo abbastanza bene il collo; le maggiori tensioni sul lato destro del collo le avverto quando porto la testa indietro o quando la giro dalla parte opposta (sinistra).
Tutti questi problemi si sono scatenati in seguito ad una seduta di RPG durante la quale il fisioterapista ha lavorato molto sull'articolazione braccio/spalla destra, senza toccare la cervicale.

Consiglio di legere l'articolo sugli Scaleni che ho aggiornato con illustrazioni del dolore riferito. Mi concentrerei sul massaggio degli Scaleni come primo approccio e secondariamente sull'Elevatore e magari sui Rotatori (in particolare Sottospinato).

L'automassaggio degli Scaleni non e' facile ma e' possibile effettuarlo con la mano opposta, esplorando la base del collo sia verso il retro sotto il Trapezio che lateralmente, fin sotto la Clavicola badando bene di raggiungere la zona al di sotto dello Sternocleidomastoideo che e' piu' superficiale rispetto agli Scaleni e quindi li copre. Ma lo Sternocleidomastoideo e' soffice mentre gli Scaleni sono spesso duri come sassi e infatti molte persone, al tatto dapprima credono che siano ossa.

di che citta' sei? la soluzione ai tuoi problemi deriva quasi sicuramente da una maleocclusione dentaria...che di conseguenza tira il collo e la schiena..ti parlo per esperienza personale... cerca un bravo ortodonzista che sia pure osteopata e vedrai un miracolo... se sei siciliano ti consiglio di buon cuore il dottor casanova che e' di caltanissetta...di solito con delle manipolazioni riassetta la schiena e poi ti fa delle manipolazioni nella bocca e ti mette un bite per il riposizionamenbto mandibolare..! mia mamma ha avuto risultati eccellenti e anche molti altri miei conoscenti!
ciao e Dio ti benedica!
P.s se ti servono più informazioni fammi sapere!

Vorrei sapere inerente a questo articolo, ho dei dolori al collo con la scapola con sensazione di cadere da un momento all'altro come se perdessi l'equilibrio.... Può essere per una male oclusione della bocca... Grazie.

Ho letto che la sindrome della scapola congelata si verifica quasi sempre in concomitanza con la presenza di protrusioni discali a livello c4-c5 in quanto il muscolo elevatore della scapola si inserisce trasversalmente tra i processi delle prime quattro verterbe cervicali.
Quando ci si trova di fronte a questo tipo di sindrome associata a sofferenze discali ;non importanti ma comunque presenti; tali da aggravare la sindrome quale l'approccio terapeutico più idoneo? Un'approccio basato su ginnastica posturale e sulle "classiche" manovre di sblocco della spalla non è forse un approccio troppo cruento vista la presenza delle protrusioni? Non sarrebbe più corretto fare un approccio più soft basato su massaggi nella zona collo-spalla; vedere come evolve la situazione e solo in un secondo momento provare a forzare l'articolazione?

Faccio questa domanda perchè mi sono meravigliato del fatto che solo uno specialista dei tanti consultati sia riuscito a correlare la presenza delle protrusioni con la sindrome della scapola bloccata; tutti gli altri non hanno tenuto conto delle protrusioni arrivando addirittura a consigliarmi l'assunzione di pisco-farmaci; non voglio fare polemica con la professionalità dei dottori...solo che ogni tanto sarebbe bene che scendessero dal loro piedistallo e ascoltassero le sensazioni del paziente...e sopratutto guardassero i referti delle analisi; come si può consigliare la piscina ad un individuo con la scapola bloccata???

Non posso confermare che la scapola congelata sia quasi sempre causata da protusioni cervicali. Posso pero' affermare con certezza che manipolazioni forzate sono deleterie. Il corpo umano non e' un meccanismo da sbloccare a martellate, ma un organismo con intelligenza anche a livello muscolare e cellulare. E il linguaggio adatto per la muscolatura e' il linguaggio del massaggio. Il massaggio e' sempre solo benefico anche se praticato a livello intuitivo da persona inesperta, perche' si tratta di dote innata dell'essere umano. Se poi alla dote intuitiva si unisce la scienza e lo studio, allora il massaggio come arte e scienza puo' risolvere molti problemi in maniera appropriata.

Scendendo nel dettaglio, la scapola congelata si risolve eliminando i Punti Trigger di tutti i muscoli che si attaccano alla scapola.

Ciao, la sindrome a cui fai riferimento potrebbe essere quella della "spalla congelata", perchè quella della scapola congelata non esiste. È un infiammazione della capsula articolare della spalla e non è in nessun modo collegata alle protrusioni discali. Una protrusione discale di C4 irradia nella zona scapolare quindi il dolore scapolare può essere un dolore riferito dalla cervicale. I massaggi non ti servono assolutamente a niente. Anke se ti trovassero dei "trigger point attivi" cmq non ti risolverebbero il problema. La tua spiegazione è abbastanza confusa x aiutarti bene... Potrebbe esserci un problema di instabilità scapolare o potrebbe essere un problema cervicale o entrambi. Difficilmente penso che tu abbia un problema di spalla congelata Xke colpisce sopratutto donne dai 50 anni in su. Ti consiglio di rivolgerti ad un bravo Terapista Manuale od Osteopata x fare prima una buona diagnosi differenziale x individuare il problema e poi procedere con il trattamento. A tua disposizione x ulteriori chiarimenti.
GC

salve a tutti, questa mattina mi sono svegliato a causa del dolore, che da lieve quant'era ieri è diventato fortissimo questa mattina. Non so la causa, sarà stato forse che ho spinto troppo in palestra per l'allenamento delle spalle, oppure per la postura sbagliata che ho mentre sono steso a letto con due cuscini dietro per mantenermi alzato e stare al portatile, fatto sta che mi fa un dolore cane quando muovo la testa in tutte le direzioni anche verso l'alto o il basso..mi sento tirare e il dolore esplode in un punto preciso vicino la scapola destra, mi fa male anche quando respiro di sicuro x l'allargamento della gabbia toracica.
Cosa posso fare per farmelo passare questo dolore e soprattutto quanto durerà?
avevo pensato di prendere qualche antinfiammatorio.
per favore aiutatemi.
grazie

L'attivazione dei Punti Trigger quando si prende un'infreddatura mentre ci si allena e' tipica. Gli atleti giovani, sia perche' hanno meno PT, sia perche' non hanno appreso la lezione, si esercitano spesso al freddo in maglietta, mentre gli atleti piu' attempati si coprono con vari strati di indumenti e magari il classico asciugamano attorno al collo. Stessa pratica la si vede negli incontro di pugilato: il pugile entra sempre sul ring coperto dalla testa ai piedi. Un Punto Trigger come quello di Francesco che facesse capolino durante un incontro di boxe sarebbe disastro assicurato.

Altri muscoli da considerare oltre all'Elevatore della Scapola: Scaleni, Dentato Posteriore Superiore, Romboidi, e i vari paraspinali. Gli Scaleni sono piu' problematici da raggiungere per la persona inesperta, mentre gli altri si possono automasaggiare con dita e palla da tennis. Tuttavia gli Scaleni sono sicuramente coinvolti per cui vale la pena tentare d massaggiarli comunque.

In sostanza: coprirsi bene con maglioni, felpe, asciugamani e sciarpe, specialmente in palestra, ma comunque evitare infreddature in ogni caso perche' il freddo riattiva i PT latenti.

Automassaggio e riposo durante crisi acute (il dolore intenso e' segnale che non e' il momento di fare esercizio).

Una volta tornati in palestra, sempre fare adeguato riscaldamento muscolare specifico prima di passare ad esercizi intensi (cioe' iniziare ciascun esercizio con una fase preliminare a basso peso/intensita').

Se si pratica automassaggio e si sta al caldo, il dolore scomparira' prima con meno recidive. Altrimenti puo' durare piu' al lungo (nell'ordine di settimane) sebbene la fase acuta in genere dura sui 2-5 giorni. Tuttavia se non si prende cura dei PT il problema puo' riattivarsi in futuro per freddo e per sforzi eccessivi fatti senza riscaldamento preliminare.

quindi in sostanza dovrei rimanere a riposo finchè non mi passa il dolore e una volta passa quando vado in palestra cerco di coprirmi oppure di mettermi un asciugamano lungo il collo per asciugare il sudore ed evitare infreddature.
però ti chiedo:
con questo dolore posso cmq andare in palestra e allenare altri parti del corpo dito dorsali tricipiti bicipiti petto senza toccare la spalla oppure è meglio stare a riposo totale finchè il dolore non scompare?
per quanto riguarda massaggi non riesco a farli però x il dolore mi aiuto con una bustina di oky a pranzo e una a cena.
grazie dell'aiuto

Se prendi una palla da tennis e la metti contro il muro o il pavimento, il massaggio e' facile da fare (eccetto per gli Scaleni).

Quanto al dolore, se un determinato esercizio non innesca la fitta dolorosa allora non c'e' problema. In realta' il problema non e' neanche il dolore di per se, ma il fatto che un PT iperirritato si aggrava a seguito di ulteriore sollecitazione e lo fa capire in modo inequivocabile. Per cui se nonostante il dolore intenso, uno insiste ad allenarsi, il problema sicuramente dura piu' a lungo.

In genere gli esercizi fatti in piedi sotto carico richiedono la stabilizzazione di collo, busto e spalle e tendono a risvegliare il dolore, mentre quelli fatti da supini oppure per le gambe isolate non coinvolgono altrettanto la muscolatura di spalle e schiena.

ok capito quindi è meglio non allenarsi..speriamo che per martedì sia passato così potrò riprendere gli allenamenti. grazie mille!

Salve leggendo questo articolo mi viene in mente il mio problema alla cervicale iniziato con un torcicollo su lato destro dopo 15 anni mi sono ritrovato oltre ad avere forti contratture al collo e alle spalle una potrusione discale sul c6-c7 è una piccola ernia t3-t4.. volevo sapere se è quest' ultime possono essere la causa o l' effetto di contratture prolungate nel tempo

grazie e buone feste

Sicuramente le ernie discali se non dovute a trauma violento, sono quasi sempre risultato di postura e di muscoli contratti da Punti Trigger che riducono lo spazio intervertebrale e fanno fuoriuscire il disco.

Tuttavia in questo caso si tratta di una condizione generale e progressiva nel tempo che coinvolge vari muscoli (p.es. Scaleni, Pettorali, i paraspinali ecc), e non riconducibile semplicemente ad un singolo episodio doloroso del passato.

Inoltre l'idea che tali problemi possano essere trattati una volta per tutte non e' realistica (anche se a volte capita, specialmente per Punti Trigger risultanti da trauma acuto), in quanto spesso si tratta della risultante di abitudini mentali, di attivita' ripetitive, di mestieri, per cui il problema tende a perpetuarsi e ripresentarsi nel tempo.

La morale e' che occorre imparare una serie di semplici tecniche e pratiche per controllare la situazione, da mettere in atto regolarmente cosi' come regolarmente si va in palestra o si fa una passeggiata.

Da circa 8 mesi ho dolore al trapezio destro a fasi alterne, con intorpidimento e formicolio di tutto il braccio destro fino alla mano.
Questo intorpidimento e formicolio tra l'altro dipende da alcuni movimenti particolari del braccio o posture assunte da seduto, in pratica non appena assumo una determinata postura o movimento del braccio si addormenta quasi istantaneamente. Come risolvere, mi dicono con ginnastica, quali esrcizi? Si può effettuare una terapia con elettrodi? Grazie.

Il mio problema, è sulla zona a fianco della scapola, quando uso le braccia per fare lavori oppure cammino, mi sorge questo pesante fastidio che poi si attenua e scompare nelle ore sucessive, sono andato dall'osteopata mi scroccato tutto il corpo, pare che il dolore fosse passato, ma poi ritorna regolarmante, non so più a chi appellarmi. saluti gabriele

Ciao. Io è da 6 mesi che ho un dolore che parte dal collo laterale sinistro fino alla spalla passando sotto la clavicola. A volte il dolore arriva fino al gomito.
Adesso sto abbastanza bene rispetto a qualche mese fa.
Una mattina mi sono alzato con il collo completamente bloccato pendente verso sinistra. Dopo una settimana riuscivo a stare anche dritto ma comunque senza riuscire a girarmi ne a destra ne a sinistra. Non riuscivo nemmeno ad abbassare la testa in avanti e lateralmente, soprattutto dalla parte sinistra. Ancora adesso se cerco di tenere la cornetta del telefono guancia-spalla, sento un leggero dolore, un blocco che non mi permette di farlo con scioltezza. Se provo a girare la testa per guardare all'indietro è la stessa cosa.
E' da 3 mesi che faccio stretching ma non mi sembra di sentire miglioramenti.
Qualsiasi esercizio faccio, sento la parte sinistra che va in forte tensione fino a sentire dolore o scosse elettriche che vanno verso la scapola, sotto l'ascella fino al gomito e contemporaneamente, tensioni che passano dal trapezio superiore verso l'interno della clavicola. Ho fatto 7 sedute dal Fisioterapista che mi ha sciolto alcune contratture, sia manualmente che con onde d'urto. Ha provato con il laser e con la tecaterapia. Poi ho fatto 2 sedute dall'osteopata che mi ha sistemato alcune vertebre del collo e della parte alta del tronco. Secondo lui il mio problema sta nelle fasce muscolari.
Premetto, sono impiegato ma non sedentario. Faccio molta MTB.
Come posso eliminare questi fastidi ?

Salve, onestamente dopo 7 anni di cervicalgia mai risolta, al massimo appena attenuata per un giorno, mi chiedo come sia possibile che in rete ci siano tutti questi siti dove pare invece chiarissima la problematica, compresa, e quindi risolvibile. Io ho 35 anni e a 28 ho avuto la prima cervicalgia della mia vita, mai piu passata. E' l'inferno. ho provato TUTTO (massaggi, tecar, laser,agopuntura piu volte, ansiolitici, antidepressivi, antiinfiammatori di ogni genere), speso un mare di soldi e nulla ha mai avuto effetto..su questa "banale" cervicalgia. Ho solo una protrusione tra c5 e c6 ma, a detta di tutti, per nulla responsabile di una tale situazione muscolare, che si traduce in dolori in tutto il collo, trapezzi, e una contrattura all'elevatore della spalla che io considero invincibile. è una palla dura, sta li, e nulla la ammorbidisce. ROBA DA DIVENTARE MATTI.
scusate lo sfogo ma mi sembra un paradosso sentire tante informazioni di anatomia che farebbero pensare che non c'è nulla di oscuro nella cervicalgia, e poi accettare di sopportarla tutta la vita.

Salve Dario,

qui si e' spesso fatto presente che non si tratta di pillole magiche e che l'iniziativa e studio personale sono fondamentali per capire le problematiche che ci affliggono.

L'approccio Punti Trigger parte dall'esplorazione manuale metodica dei propri gruppi muscolari per cui richiede disciplina e tempo. Si mettono a disposizione le nozioni raccolte in campo sperimentale ma non c'e' sostituto per l'iniziativa personale.

Aggiungo per finire che tali problematiche sono in aumento a parere di alcuni a causa di determinate tossine nell'ambiente che fra gli altri hanno effetto negativo sul sistema muscolare.

Massaggiare se stessi e gli altri e' una via costruttiva e scientifica per gestire il problema del dolore cronico.

E' da diverso tempo che mi sto informando sui trigger point su internet per poter risolvere da sola le mie crisi muscolari dolorose e in particolar modo riguardanti collo e spalle. Non conosco nessuno purtroppo che li tratti e quindi piano piano cerco di automassaggiarmi fin dove arrivo, anche utilizzando una pallina da tennis contro il muro. In questi giorni ho una estrema difficoltà a girarmi verso il lato destro e ho avuto dolore anche nella parte inferiore della scapola tra la colonna vertebrale. Leggendo questo articolo ho appreso che dovevo massaggiarmi soprattutto l'elevatore della spalla e infatti la parte inferiore della scapola ha smesso di farmi male e il collo si è sbloccato quasi del tutto....la parte muscolare superiore invece è ancora molto indolenzita, nonostante io stia sdraiada per stare il più rilassata possibile. Credo di non riuscire a trovare il trigger point principale all'angolo del collo e che mi provoca dolore anche quando mando la testa all'indietro. Vorrei gentilmente capire se è possibile arrivare in questo punto così arduo da sola e se si come, se c'è un metodo particolare... sinceramente da una parte ci spero perché non so a chi rivolgermi! Ringrazio per l'attenzione.

Salve Tiziana, raccomando di lavorare anche sugli Scaleni che benche' muscoli non facili da trattare, sono causa di innumerevoli situazioni dolorose: http://punti-trigger.com/content/gli-scaleni
Ci sono poi una serie di altri muscoli del collo che ptrebbero essere coinvolti per cui l'approccio migliore e' l'esplorazione manuale della zona e il massaggio di tutti i punti dolenti (p.es. base del cranio, e muscolatura profonda ai lati della colonna cervicale).